Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
“Nel deserto, l’uomo sperimenta la propria indigenza materiale e spirituale, il bisogno di pane e di parola. Anche Gesù, vero uomo, ha fame e per quaranta giorni è tentato da una parola che non viene affatto dallo Spirito Santo, bensì da quello malvagio, dal diavolo”. Lo scrive il Papa, nel testo dell’omelia da lui preparata e letta dal card. Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, che presiede la messa in piazza San Pietro per il Giubileo del mondo del volontariato, mentre il Santo Padre trascorre la ventiquattresima giornata di degenza al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale. “Appena entrati nei quaranta giorni di Quaresima, riflettiamo sul fatto che pure noi siamo tentati, ma non siamo soli”, l’invito di Francesco: “con noi c’è Gesù, che ci apre la via attraverso il deserto. Il Figlio di Dio fatto uomo non si limita a darci un modello nel combattimento contro il male. Ben di più: ci dona la forza per resistere ai suoi assalti e perseverare nel cammino”. Quella di oggi è la terza celebrazione giubilare senza la presenza di Papa Francesco, dopo il Giubileo degli artisti e il Giubileo dei diaconi.
Fonte: Agensir