Avvenire di Calabria

Papa Francesco: p. Lombardi, “un papato intenso e coraggioso”

di Redazione Web

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“Tutta la grande avventura di questo pontificato, che per tanti aspetti non ha mai smesso di stupirci, trova il suo senso complessivo nell’evangelizzazione, ossia nell’annuncio a tutti – ‘tutti, tutti, tutti’ – dell’amore di Dio, della sua misericordia, che si manifesta nel modo più credibile e profondo nel Cuore di Cristo aperto per noi”. Padre Federico Lombardi, scrittore emerito de “La Civiltà Cattolica” e presidente della Fondazione vaticana “Joseph Ratzinger-Benedetto XVI”, dalle colonne dell’ultimo numero della rivista (quaderno 4.193) in uscita oggi, ripercorre i 12 anni di pontificato di Papa Francesco – che certo lascerà il segno nella storia della Chiesa – prendendo lo spunto dall’Esortazione apostolica programmatica Evangelii gaudium. “Un papato intenso e coraggioso”, annota Lombardi sottolineando che Francesco, “in particolare nei primi anni del suo pontificato, ha insistito molto su un annuncio del Vangelo che non si disperda in complicazioni e minuzie, ma vada al centro, all’essenziale, e questo essenziale è la misericordia di Dio”. Per quanto riguarda le grandi tematiche pastorali della Chiesa nel mondo di oggi, Francesco “ha riservato un’attenzione prioritaria alla famiglia, dedicandovi i primi due Sinodi, che hanno dato un contributo prezioso non solo per riproporre in forma positiva e convincente il valore dell’amore come fondamento della famiglia, ma anche per sviluppare un approccio equilibrato, dal punto di vista pastorale e dottrinale, alle situazioni problematiche dal punto di vista canonico, oggi sempre più diffuse”. E poi i giovani, al cui riguardo Lombardi richiama le Gmg, il Sinodo specifico e l’esortazione apostolica Christus vivit (2019).
“La più importante fra le encicliche di Francesco – sottolinea quindi il gesuita – è senza dubbio la Laudato si’ (2015)”. Il Papa, che già “si era segnalato per molti interventi coraggiosi su questioni drammatiche sui rifugiati, i migranti, le ingiustizie economiche e sociali e la ‘cultura dello scarto’, con questa enciclica – rivolta non solo alla Chiesa, ma a tutto il mondo – si è presentato con decisione sulla scena globale come un leader morale autorevole, capace di riconoscere la gravità oggettiva dei rischi, di leggerne le cause e le interconnessioni, e di contribuire a orientare gli impegni positivi necessari per superarli nella prospettiva del bene comune”. E ancora l’attenzione a migranti, rifugiati, emarginati di ogni genere: “Indimenticabili le visite a Lampedusa e a Lesbo, o nel Sud Sudan” ma anche “le celebrazioni presso il muro di separazione a Betlemme, o le barriere al confine fra Messico e Stati Uniti…”. E l’impegno instancabile per la pace: “Con realismo e profonda acutezza, Papa Francesco ha parlato, fin dall’inizio, della terza guerra mondiale a pezzi” e “si è impegnato nella misura delle sue forze per superare i conflitti” mobilitando la diplomazia vaticana e moltiplicando le iniziative umanitarie. Per non parlare della riforma della Curia e della lotta agli abusi. Su ognuno di questi aspetti, conclude Lombardi, “Papa Francesco ha fatto la sua parte”.

Fonte: Agensir

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