
Diocesi: Caserta, dal 1° al 5 luglio la Settimana biblica sul Vangelo secondo Giovanni
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L’Eparchia di Lungro degli Italo Albanesi dell’Italia Continentale “gioisce” per l’ elezione di Leone XIV. Lo scrive in una nota il vescovo, mons. Donato Oliverio sottolineando che con il primo saluto “ha tracciato l’intera direttrice del suo pontificato. Al di là di qualsiasi inutile retorica tra continuità e discontinuità con Papa Francesco – dal momento che tutti i papi sono nella successione di Pietro in continuità con la tradizione della Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica – Papa Leone ha indicato – spiega l’Eparca – la via della pace, essendo Cristo l’unica nostra vera pace. E proprio la centralità di Gesù Cristo, da molte Chiese locali invocata in questo anniversario del Concilio di Nicea che proprio sulla Seconda Persona della Trinità si era concentrato, è emersa nelle parole di Papa Prevost come necessità per raggiungere la pace, ‘una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante’, che ‘Proviene da Dio’, colui che ‘ci ama tutti incondizionatamente’. La centralità di Cristo, come unica via per la pace, per poter giungere tutti insieme, un giorno, nella Patria celeste, seguendo quale unica via possibile quella del ‘dare la vita per il gregge di Dio'”. Il Papa – scrive mons. Oliverio – come “centro del suo pontificato, ha naturalmente posto il Cristo, e la risposta del mondo alla domanda ‘La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?’. Di fronte a questa domanda è urgente oggi la missione della Chiesa, l’annuncio della morte e risurrezione di Cristo, dal momento che ‘la mancanza di fede porta spesso con sé drammi quali la perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco'”. Per l’eparca della diocesi di rito cattolico-bizantino la “preoccupazione per l’unità dei cristiani, oltre che dal motto episcopale, emerge anche dalla definizione che Papa Leone dà del ministero petrino: ‘Vescovo della Chiesa che è in Roma, chiamata a presiedere nella carità la Chiesa universale, secondo la celebre espressione di Sant’Ignazio di Antiochia’. Ed è proprio la citazione di Sant’Ignazio di Antiochia, che riserva una bella e innovativa sorpresa per quanti lavorano per l’unità dei cristiani. Una innovativa interpretazione di come servire nella carità”. Ecco “la strada da percorrere per giungere all’unità: diventare piccoli, e lasciare che rimanga il Cristo, al di là dei nostri egoismi e delle nostre pretese di potere o prevaricazione”.
Fonte: Agensir
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