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(Strasburgo) La terza giornata di lavori al Parlamento europeo, riunito in plenaria a Strasburgo, si apre con la discussione sulle violazioni da parte della Russia dello spazio aereo Ue, per quello che la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, definisce “uno schema preoccupante di minacce crescenti”. Parlando in emiciclo, il riferimento è ai sorvoli di jet e droni che nelle ultime settimane si sono intensificati tra i Baltici, la Danimarca e la Germania, ma anche una lunga serie di attacchi ibridi come il sabotaggio dei cavi sottomarini per le telecomunicazioni e le interferenze informatiche. “Questi incidenti sono calcolati per permanere nella penombra della negabilità, in un’escalation che mira a destabilizzare i cittadini, mettere alla prova la nostra determinazione e indebolire il nostro sostegno all’Ucraina”. Von der Leyen predica “unità” in una risposta europea che non dev’essere solo reazione, ma deterrenza: “Se esitiamo, la zona grigia non farà altro che espandersi”. Con un unico obiettivo, “preservare la pace”, la Commissione presenterà nelle prossime settimane una roadmap intitolata proprio “Preserving Peace”. Il progetto vedrà al centro i sistemi di difesa anti-drone, compreso il cosiddetto Drone Wall necessario al rafforzamento del fianco Est ma anche, conferma Von der Leyen, della frontiera Sud.
Ancora, le capacità critiche: nove quelle individuate finora, “dalla difesa aerea alla guerra elettronica e cyber”, che i Paesi gestiranno attraverso “coalizioni di capacità collettiva” tali da garantire anche gli investimenti sul suolo europeo. “Affrontare la guerra ibrida della Russia non significa solo difesa tradizionale, ma anche software per droni, pezzi di ricambio per oleodotti e campagne di comunicazione pubblica. Serve una nuova mentalità e, soprattutto, deterrenza contro chiunque voglia minacciare il nostro territorio e la nostra popolazione”. Domani il voto sulla risoluzione da parte dell’Eurocamera.
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