Avvenire di Calabria

Parlamento Ue: via libera al report sul processo di adesione del Montenegro. Kos (Commissione),: “Europa unica strada”

di Redazione Web

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Con 470 voti favorevoli, 102 contrari e 77 astenuti, il Parlamento europeo ha approvato le relazioni 2023 e 2024 sul Montenegro. “L’allargamento è la politica esterna più efficace dell’Unione europea e, nel contesto attuale, un imperativo di sicurezza”, ha detto il relatore Marjan Sarec, sottolineando il ruolo del Paese come “capofila nell’ambito del processo di adesione”. Il Montenegro è uno Stato fortemente multietnico in cui vivono montenegrini (43%), serbi (32%), bosniaci (7,8%) e albanesi (5%). Nel 2008 ha presentato domanda di adesione all’Ue e nel 2012 ha avviato negoziati con Bruxelles, accettando i 35 capitoli previsti per l’allargamento dei quali, al momento, ne sono stati aperti 33 e 6 sono invece già stati chiusi: come afferma Sarec, è “il governo del Montenegro è pienamente impegnato a compiere dei progressi sulla strada verso l’Europa e l’obiettivo è chiudere a livello provvisorio tutti i capitoli di negoziato entro la fine del 2026”. La relazione più recente supporta il piano ambizioso del Montenegro di aderire definitivamente all’Ue nel 2028, non prima però di aver colmato alcune rilevanti lacune come, ad esempio, per quanto riguarda l’allineamento alla politica comunitaria sui visti, la trasparenza degli appalti pubblici, gli aiuti statali e la selezione degli investitori. “In Montenegro c’è un grande appoggio all’adesione da parte della popolazione: l’80% è in favore e questo vale sia tra i partiti della coalizione che tra le opposizioni, e questo dimostra che per il Montenegro non esistono alternative alla via europea”, ha detto la commissaria all’Allargamento, Marta Kos (nella foto). “I successi riscontrati rappresentano una buona base per raccogliere le future sfide che non saranno poche”, afferma la commissaria, citando la lotta alla criminalità organizzata, la garanzia della libertà dei media ma anche gli sforzi per evitare l’influenza di Paesi terzi, un elemento cruciale correlato alla guerra di aggressione della Russia a danno dell’Ucraina. Con oltre 1,2 miliardi di aiuti al Montenegro dal 2007, l’Ue è il maggior donatore nonché il principale sostenitore del processo di riforme nel Paese, che secondo Eurostat conta il Pil pro capite più alto della regione (51%) rispetto alla media europea, superiore a quello di Serbia (49%) e Macedonia del Nord (41%).

Fonte: Agensir

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