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Promuovere l’inclusione sociale e abbattere le barriere sensoriali attraverso l’arte: è l’obiettivo di “Percorsi Tattili”, iniziativa che coinvolge il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il liceo artistico “M. Preti – A. Frangipane” attivo nella Casa Circondariale di Arghillà e l’Associazione Ashiafatima ODV ETS.
Parte ufficialmente oggi la partecipazione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MArRC) al progetto “Percorsi Tattili”, promosso dal Liceo Artistico Statale “M. Preti – A. Frangipane” di Reggio Calabria, sotto la direzione di Lucia Zavettieri, in collaborazione con gli Istituti Penitenziari “Giuseppe Panzera” diretti da Rosario Tortorella. Il progetto è co-finanziato dall’Associazione Ashiafatima ODV ETS, presieduta da Claudio Panella, grazie ai proventi di un evento solidale ospitato nel periodo natalizio proprio presso il museo.
L’iniziativa coinvolge direttamente gli studenti detenuti che frequentano il corso di Design della Ceramica nel Primo Periodo Didattico della sezione carceraria del liceo artistico. Guidati dalla prof.ssa Marzia Misitano e supportati da esperti museali, stanno realizzando riproduzioni tattili di reperti archeologici esposti al MArRC, per permetterne la fruizione anche a non vedenti e ipovedenti.
«Il progetto “Percorsi Tattili” esprime con forza la vocazione del Museo a essere uno spazio aperto, inclusivo e partecipato – ha affermato il direttore del MArRC Fabrizio Sudano –. Portare l’arte fuori dai suoi confini tradizionali e renderla accessibile anche attraverso il tatto significa costruire un dialogo autentico tra persone, esperienze e sensibilità diverse».
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Dopo la presentazione ufficiale dell’8 dicembre scorso sulla terrazza del museo, il progetto è entrato nel vivo. Oggi, accanto all’attività laboratoriale, il direttore Sudano, insieme a Sonia Scappatura per Ashiafatima e all’esperta Maria Cantone, incontra gli studenti per una lezione sul patrimonio archeologico del territorio, offrendo un approfondimento storico-culturale come parte integrante del percorso formativo.
«Il progetto nasce da un’idea della prof.ssa Tiziana Gemi, referente della sezione carceraria del Liceo Artistico – ha spiegato la dirigente Lucia Zavettieri – e risponde pienamente ai principi degli articoli 34 e 27 della Costituzione, che sanciscono il diritto allo studio e la funzione rieducativa della pena».
Un ringraziamento particolare è stato rivolto ai docenti e studenti detenuti, al direttore Rosario Tortorella, alla vicedirettrice Arianna Standardo, a tutto il personale penitenziario, ai formatori MARC e al direttore Sudano per la disponibilità e la collaborazione attiva.
Il progetto proseguirà con una mostra itinerante che coinvolgerà il MArRC, il Museo d’Arte “A. Frangipane” del liceo e la Casa Circondariale di Arghillà, creando un ponte tra mondi diversi attraverso il linguaggio universale dell’arte. A questa esposizione si affiancheranno laboratori tattili rivolti agli studenti, organizzati al liceo con il supporto degli operatori museali, e momenti di confronto e condivisione all’interno della Casa Circondariale, dove sarà esposta una selezione delle opere realizzate.
Prima dell’estate, il progetto sarà aperto al pubblico, offrendo ai visitatori del Museo l’opportunità di vivere un’esperienza sensoriale unica, che valorizza la percezione tattile nell’arte e propone una riflessione profonda sul valore educativo, inclusivo e trasformativo della cultura.
Accanto ai promotori principali, il progetto coinvolge numerose figure professionali: la prof.ssa Tiziana Gemi, docente di Storia dell’Arte e referente del progetto per il liceo; la dott.ssa arch. Claudia Ventura, funzionario architetto del MArRC; e l’operatrice museale Maria Cantone.
“Percorsi Tattili” rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni scolastiche, museali e penitenziarie, capace di promuovere accessibilità culturale, formazione, e inclusione sociale per tutti, anche per chi vive situazioni di fragilità o marginalità.
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