Avvenire di Calabria

Quel documento, secondo la sindacalista della Cisl Reggio Calabria, potrebbe rappresentare il fondamento per far ripartire l’intera area.

Perrone: «Rerum novarum, statuto da divulgare ai giovani»

Redazione Web

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di Rosi Perrone * - La De Rerum Novarum la potrei definire un trattato sociale per chi abbia voglia di impegnarsi in politica. Ma più formalmente azzarderei, un manuale per chi ha il dovere di rappresentanza sindacale. Ovviamente la sua ispirazione cattolica ha gettato le basi di quella che fu la dottrina sociale della Chiesa, del Novecento, ma l’enciclica di Papa Leone XIII, a mio avviso fu il più grande documento politico dell’intero secolo, perché, sostanzialmente per la prima volta, la Chiesa Cattolica suggerì e guidò la comunità di rappresentanza – datoriale e sociale – verso gli irrinunciabili valori morali per quanto concerne il tema del lavoro e dei diritti sociali. Dunque per la prima volta o meglio, per la prima volta apertamente e fortemente, la Chiesa Cattolica tracciò il cammino da seguire per chi avrebbe dovuto prendere in mano l’apparato sociale e portarlo verso una stagione di uguaglianze sociali. L’enciclica del 1891 fu un dettato elargito alla vigilia di un secolo straziato da grandi guerre e da grandi processi politici storici che ne caratterizzarono per sempre la vita del nostro Paese. E quindi la sua maestosità sta nel fatto che, De Rerum Novarum riuscì a presagire quel tempo, panacea di grandi mali e di infinite ingiustizie. La questione determinante dell’enciclica è quella della creazione di un ordine sociale equo, in base al quale si sarebbero dovuti fondare gli ordinamenti socio–politici – per il pontefice Leo- ne XIII – condizione sine qua nonper un nuovo impegno politico all’interno della contrattazione sociale. Papa Leone parlò a tutti e confutò temi e apologie che oggi risultano essere terribilmente attuali: De Rerum Novarum

asserì che il conflitto di classe era legato alle nuove strutture industriali, a quell’ acerrimo binomio tra «padroni» e operai, nel quale la ricchezza di pochi non necessariamente significava il benessere di tanti. Per la prima volta la questione operaia venne trattata secondo la sua reale ampiezza: essa fu indagata in tutte le sue giunture sociali e politiche, per essere adeguatamente misurata secondo i principi fondanti della morale cristiana. Sono fermamente convinta che il contesto contemporaneo avrebbe fortemente bisogno dello spirito pronunciato nell’enciclica di Papa Leone. Quel testo, coraggioso e lungimirante, riprodusse per la Chiesa quasi uno «statuto di partecipazione» nelle frammentate realtà della vita pubblica.

Oggi in una realtà dove i populismi hanno una grande eco si ritrova la grande attualità dei temi della rappresentanza democratica dell’impegno in politica di laici illuminati che guardino al bene comune. Quanta necessità nella città metropolitana asfittica di progettualità e di visione, una perla con tante potenzialità vocative – mi viene in mente l ‘agricoltura mortificata della piana di gioia tauro con un grande porto cuore pulsante di una Zes che rischia di restare uno sterile acronimo, una locride che nel settore turismo potrebbe diventare un nuovo orizzonte di vacanza di qualità, il parco dell’Aspromonte catalizzatore delle politiche di attrazione. Un territorio metropolitano che deve ancora introiettare quali e quante siano le proprie potenzialità e attraverso politiche di sviluppo, mettere in essere formazione giovanile e femminile di livello che sia a supporto di progetti concreti monitorati nei risultati in termini di Pil e di occupazione. Questi solo pochi esempi di quante potenzialità abbia il nostro territorio come trait d’union tra Europa e Mediterraneo ed anche e non solo – per questi motivi il 9 febbraio abbiamo (Cisl con Cgil e Uil) manifestato a Roma per una politica che metta al centro la dignità del lavoro, una visione di ripresa del Paese e del Mezzogiorno, una politica per il lavoro che parta da investimenti pubblico/ privati in una Europa dei popoli. Una De Rerum Novarum attuale per il futuro della democrazia valoriale etica e partecipata .

* segretario generale Cisl Reggio Calabria

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