Avvenire di Calabria

Pianeta adolescenti, vecchie e nuove dipendenze, parla lo psichiatra Federico Tonioni

Tra vita online e offline così cambiano le abitudini dei giovani

di Silvia Rossetti

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Attenzione, però, agli allarmismi: molti ragazzi giocano in rete, ma questo non significa che siano a rischio dipendenza

Nei giorni scorsi sono stati diffusi i risultati dell’European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs (Espad), condotto in 37 Paesi europei nell’anno 2024. Ne parliamo con Federico Tonioni, psichiatra e psicoterapeuta, nonché ricercatore dell’Istituto di Psichiatria e Psicologia nella Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.



Professor Tonioni, partiamo dal le buone notizie: le droghe stanno passando di moda, oppure le campagne di prevenzione sulle tossicodipendenze raccolgono frutti? Sembrerebbe che sia in corso una vera e propria controtendenza, caratterizzata da un reale aumento tra i giovani della capacità di riflettere in modo più consapevole e costruttivo. Sicuramente i ragazzi
di oggi, rispetto ai coetanei delle generazioni precedenti, hanno maturato maggiore consapevolezza rispetto ai rischi e alle conseguenze legate all’assunzione di droghe, ma questa evoluzione non è legata alle strategie di prevenzione messe in atto dagli adulti. Su questi temi i giovani hanno raccolto dati attendibili facendo auto-informazione, anche grazie al web. C’è poi un altro elemento che influenza forte mente il calo dei consumi, e cioè il fatto che la vita offline dei nostri adolescenti sia assai meno attiva di un tempo. Le strade e le piazze delle nostre città si sono svuotate, sono sparite le comitive dei muretti. L’uso di sostanze si diffonde soprattutto nei luoghi di condivisione giovanile, venendo meno la frequentazione di gruppo anche le pratiche associate diminuiscono.

In preoccupante crescita tra i giovani, invece, l’uso di sigarette elettroniche, l’abuso di farmaci, il gaming e il gioco d’azzardo… L’utilizzo della e-cig tra i giovani è strettamente legato alle mode del momento, in modo analogo a quanto avveniva in passato con le sigarette tradizionali. C’è da dire, però, che pur essendo nociva, la sigaretta elettronica risulta comunque meno dannosa rispetto a quella a combustione. Insomma, possiamo riscontrare in questa tendenza un piccolo progresso. Per quanto riguarda l’abuso di farmaci, invece, si evidenziano delle responsabilità da parte di noi adulti. A volte si prescrivono, in maniera insensata, psicofarmaci ad adolescenti e perfino a bambini, i cui disagi andrebbero curati con la psicoterapia e favorendo il dialogo attivo con le famiglie. Il gaming e il gioco d’azzardo, invece, sono una conseguenza del fatto che i giovani, ma anche gli adulti per la verità, trascorrono molto tempo online.

Attenzione, però, agli allarmismi: molti ragazzi giocano in rete, ma questo non significa che siano a rischio dipendenza. Le preoccupazioni in tal senso devono cresce re quando a fronte di una attività intensa di gaming, si manifestino sintomi concreti di ritiro socia le. Il gaming, nella maggior par te dei casi, è usato dai giovani come una zona di comfort, dove è possibile mettersi al riparo per un certo numero di ore da pensieri tipicamente adolescenziali e non sempre facili da gestire. Non dimentichiamo, poi, che il gaming può anche essere uno strumento formidabile per apprendere.


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Che cosa si intende quando si parla di comportamenti “a rischio” per gli adolescenti? L’adolescenza è un’epoca della vita in cui si fanno esperienze a volte anche potenzialmente pericolose. Il confine tra “esperienza” e “comportamento a rischio” è la trasgressione, ma non si può pensare di superare l’adolescenza sen za incappare in condotte trasgressive. In quei momenti dobbiamo ricordarci di avere fiducia nei no stri figli e di mantenere aperto il canale della comunicazione, an che se ci costa fatica e ci espone a momenti di forte angoscia.

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