Avvenire di Calabria

Scontro a Palazzo San Giorgio sui beni archelogici ritrovati nei pressi della Stazione centrale

Piazza Garibaldi: scavi coperti. Ma la minoranza non ci sta

Redazione Web

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Comune, maggioranza:

Si è conclusa l’operazione di copertura degli scavi di Piazza Garibaldi, secondo le indicazioni e sotto la supervisione della Soprintendenza Beni archeologici, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia.

Per tutelare il patrimonio archeologico emerso durante le attività di scavo per la realizzazione dei parcheggi sotterranei, previsti da un più ampio progetto di ristrutturazione urbana di Piazza Garibaldi, il sito è stato rivestito con diversi strati di tessuto geotessile e ghiaia, per comprimere l’area e assicurare in tal modo la compattezza del terreno.

Le operazioni sono state condotte in conformità ai dettami delle autorità e degli addetti ai lavori, secondo una consuetudine ministeriale che salvaguarda i reperti archeologici dai maggiori fattori di rischio chimico, biologico e fisico che influiscono sull’attività di conservazione dei beni.

L’intervento di copertura si è reso necessario altresì per garantire la tutela dell’incolumità pubblica e il ripristino del decoro urbano, vittima di incuria e vandalismo, in un punto nevralgico per la sua posizione di snodo tra le zone Nord e Sud della città, e per la funzione di biglietto da visita che svolge per i visitatori che raggiungono Reggio attraverso le ferrovie.

La tomba romana risalente al I secolo d.C., emersa nell'angolo Nord-Est di Piazza Garibaldi, il basamento e le diverse anfore, piatti e monete, ricollegabili presumibilmente alla stessa epoca storica del primo reperto, in seguito a uno studio di fattibilità, saranno parte di un piano complessivo di valorizzazione dell’area, nel quale il Comune di Reggio Calabria sarà supportato da RFI, nell’ottica di una rigenerazione globale della zona antistante la stazione centrale, a scopo culturale e turistico.

Comune, minoranza:

Quanto tempo si dovrà attendere perché l’Amministrazione Falcomatà decida come restituire alla città i reperti di Piazza Garibaldi? Lo chiedono i Consiglieri Comunali del Gruppo di Forza Italia Mary Caracciolo (capogruppo), Lucio Dattola, Pasquale Imbalzano e Giuseppe D’Ascoli, mediante una interrogazione a risposta scritta.

Gia due anni sono passati dal ritrovamento dei resti archeologici ed ancora il Comune non ha chiarito in che modo voglia valorizzarli. Solo le solite frasi di circostanza in cui il Comune e la soprintendenza avevano annunciato la volontà di valorizzare i resti archeologici ritrovati. Parole che si sono scontrate con la realtà per cui  per ben due anni gli scavi sono rimasti esposti all’acqua e al vento, scambiati per lo più per una discarica a cielo aperto.

Oggi con il rinterramento dei resti archeologici ritrovati, che avrebbero dovuto rappresentare sin da subito una attrattiva nuova per la nostra Città, ci si chiede quali azioni ha intenzione di mettere in campo l’Amministrazione Falcomatà, quali fondi e soprattutto in quali tempi perché i cittadini non possono aspettare i tempi di una politica che ha paralizzato una intera Città.

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