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“In lui sono presenti le virtù teologali: fede, speranza e soprattutto carità che manifesta nei confronti degli altri e pure quelle umane: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Frassati fu soprattutto un forte”. Così il card. Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ha descritto la figura del beato Pier Giorgio Frassati, nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina, in Senato, a Roma, promossa da Pier Ferdinando Casini e dedicata alla figura del giovane torinese. “In lui l’aspetto umano e quello cristiano sono presenti in una straordinaria unità, così il teologo e gesuita Karl Rahner descriveva Pier Giorgio Frassati dopo averlo incontrato. Si delinea così sia la santità di Frassati ma anche la sua singolarità”. In vista della futura canonizzazione del torinese prevista per il prossimo 3 agosto (Giubileo dei giovani, ndr), a cent’anni dalla sua morte, “questa è una vera pro-vocazione”, ha aggiunto il Prefetto. In Pier Giorgio “riconosciamo l’uomo virtuoso poiché liberamente e gioiosamente praticava il bene”, ha spiegato il cardinale. “Prima di vederlo santo, lo vedevano uomo. Il modo in cui si continua a studiare la santità cristiana è ancora troppo clericale, troppo monastica. Certo che è visibile nell’esercizio assiduo della fede, ma oggi serve ritrovarla nella strada. Proprio perché la Chiesa è nel mondo ci si deve appropriare di questo nuovo tipo di santità”. Per rispondere all’indifferenza odierna, sempre più diffusa tra i giovani, l’impegno e la vita di Pier Giorgio Frassati “possono diventare un esempio”. “Pier Giorgio – ha concluso il card. Semeraro – ci presenta un’umanità capace di fare delle scelte motivate e orientate. Abbiamo bisogno di questo tipo di figure, forme di santità talmente ordinarie da essere straordinarie”.
Fonte: Agensir