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“Pio XII guidò la Chiesa nel Novecento con un’attenzione spasmodica, multiforme, martellante, quasi ossessiva per i mezzi di comunicazione di massa”. Lo ha affermato mons. Dario Edoardo Viganò, vicecancelliere della Pontificia Accademia delle scienze e delle scienze sociali, intervenendo alla presentazione del documentario “Il cinema di Pio XII tra guerra e silenzi” a Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. L’opera, ora disponibile sul sito della Fondazione Mac, è frutto del progetto di ricerca “Il cinema italiano nelle nuove fonti degli Archivi Vaticani sul pontificato di Pio XII (1939-1958)”, condotto dalle Università di Milano Statale, UniNettuno e Suor Orsola Benincasa, nell’ambito del bando Prin 2022. “Il 2025, ottantesimo anniversario della fine della Seconda Guerra mondiale – ha spiegato Viganò –, è il tempo propizio per ripercorrere l’azione di Pacelli, letta attraverso la complessa questione cinematografica”. Diretto da Omar Pesenti, il documentario è realizzato con il contributo dell’Archivio Luce Cinecittà e raccoglie immagini d’epoca e interviste girate alla Casina Pio IV. “Fu proprio attraverso i meccanismi della nuova cultura di massa – ha aggiunto Viganò – che il papato raggiunse allora un vertice di popolarità globale, pur iniziando a registrare segnali di perdita d’influenza socioculturale profonda”. Il progetto verrà ulteriormente valorizzato in un convegno nazionale previsto per il 25 settembre in Vaticano.
Fonte: Agensir