Avvenire di Calabria

Povertà educativa: Consiglio Centrale di Brescia San Vincenzo De Paoli, rifinanziato il progetto “Non uno di meno”

di Redazione Web

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È stato rifinanziato anche per quest’anno il progetto “Non uno di meno” del Consiglio Centrale di Brescia della Società di San Vincenzo De Paoli Odv. L’obiettivo dell’iniziativa, che si svolge all’Oratorio di Ospitaletto, è dare un contributo attivo all’inserimento sociale dei ragazzi in età compresa tra i 6 e i 14 anni, partendo dall’aiuto nei compiti scolastici. “La principale attività che svolgiamo è il supporto dei ragazzi nello svolgimento dei compiti ma attraverso di essa raggiungiamo altre finalità. Volontari, educatori, utenti del progetto prestiamo cura e attenzione alla crescita della persona nella sua complessità”, afferma Daniela Zanardini, coordinatrice del progetto.
L’iniziativa è stata possibile grazie alla nascita di una vera e propria rete di collaborazione tra molteplici enti Società San Vincenzo De Paoli, che è capofila del progetto, Comune di Ospitaletto, Istituto comprensivo di Ospitaletto, Oratorio San Giovanni Bosco e Caritas parrocchiale di Ospitaletto. Nel progetto è garantita la presenza costante di professionisti specializzati che si occupano dell’organizzazione generale del progetto, del supporto pedagogico di ragazzi e famiglie, della comunicazione con i docenti, della formazione dei volontari sui temi della relazione di aiuto, dell’immigrazione, dell’intercultura e della prevenzione della dispersione scolastica. Negli anni i volontari sono arrivati a 40 e questo permette un sostegno continuativo a circa un centinaio di bambini e ragazzi di svariate età e con diverse attitudini e mansioni.
Il successo dell’iniziativa è dimostrato da storie come quella di Rija, 24 anni, pakistana. Nel 2024 ha conseguito la laurea in Scienze infermieristiche all’Università degli studi di Brescia. Da quando ha iniziato a frequentare l’Oratorio di Ospitaletto e partecipare al progetto “Non uno di meno”, la sua vita è cambiata: “Non è stato un semplice doposcuola. I compiti sono stati solo un mezzo per prendersi cura di me. Arrivavo da un altro Continente e non parlavo la lingua italiana. La maestra Palmira e i volontari della Società di San Vincenzo De Paoli sono riusciti a far diventare il mio ‘problema’, come quello di tanti migranti, un’opportunità di crescita che mi ha permesso di diventare chi sono oggi”, racconta Rija.
Il Consiglio Centrale di Brescia, oltre al sostegno educativo, promuove progetti a favore delle persone in difficoltà e offre una gamma di servizi. “Questo impegno è reso possibile grazie al lavoro dedicato dei nostri volontari, che offrono supporto in vari ambiti”, dichiara la presidente del Consiglio Centrale, Elena Bissolotti. Attraverso le 31 Conferenze attive sul territorio viene garantita assistenza quotidiana a un migliaio di persone bisognose in tutte le aree del disagio. “Ogni giorno riceviamo un numero elevato di richieste di assistenza e le fragilità che affrontiamo sono molteplici: povertà culturale, solitudine, povertà economica – afferma Bissolotti -. Offriamo un supporto che non solo risponde ai bisogni immediati, ma mira anche a fornire gli strumenti necessari per una maggiore autonomia. Lavoriamo per migliorare la qualità della vita delle persone fragili”.

Fonte: Agensir

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