Avvenire di Calabria

Povertà educativa: Rossi Doria (Con i Bambini), “si avvia un cantiere operativo sui complessi temi della fatica e del disagio in adolescenza”

di Redazione Web

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“Ringrazio la sensibilità del governo verso il Fondo per il contrasto della povertà educativa che è voluto intervenire su un’emergenza spesso rimossa anche se evidente da tempo e poi esplosa dopo il Covid, i competenti selezionatori indipendenti, gli uffici di Con i Bambini. Nel 2023, per dare il via al bando abbiamo ascoltato decine di operatori esperti e studiosi in ogni parte d’Italia e abbiamo ascoltato anche tanti ragazzi e ragazze in sofferenza. È stato il primo bando pubblico scritto tenendo conto dei pensieri dei ragazzi stessi, che – con grande capacità e partecipazione – ci hanno aiutato a capire sofferenze, paure, bisogni, possibilità di ‘venirne fuori’”. Lo sottolinea Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini, a proposito del “Bando BenEssere”. “L’azione che si avvia in tutta Italia è anche in continuità con la campagna, fortemente partecipata dai ragazzi, lanciata dal Fondo e da Con i Bambini che abbiamo chiamato ‘Non sono emergenza’. Si avvia un enorme cantiere operativo che è impegnato a costruire un modello di sussidiarietà sui complessi temi della fatica e del disagio in adolescenza – chiarisce Rossi-Doria –. Perciò abbiamo lavorato secondo l’art. 118 della Costituzione, unendo il terzo settore con le pubbliche amministrazioni, la sanità pubblica, le scuole, il volontariato. Il benessere degli adolescenti è una priorità nazionale e può diventare una realtà operante se diviene una finalità concretamente condivisa tra tutte le agenzie educative nella consapevolezza che non ci sarà sviluppo sostenibile se non si coinvolgono le straordinarie risorse dei ragazzi e che, per farlo, non si possono lasciare indietro”. Il presidente di Con i Bambini aggiunge: “Abbiamo dato un nome a questa iniziativa: ‘BenEssere’. Il ‘Bene Essere’ dei ragazzi/e è il nostro stesso ‘Bene Essere’. E abbiamo proposto un modo nuovo di affrontare sofferenze troppo diffuse, puntando su servizi comunitari e competenti di prossimità, sulla capacità di creare alleanze educative stabili pubblico/privato, sull’ascolto e la promozione del protagonismo di ragazzi e ragazze. Per un periodo di 3-4 anni tantissime comunità educanti saranno attivate o rafforzate grazie ai progetti che iniziano il loro lavoro, che documenteremo e mostreremo con grande rigore e impegno a partire da una giornata corale che darà avviò a questo cantiere di speranza”. Rossi-Doria conclude: “Sono certo che gli oltre 800 partner tra terzo settore, scuole, enti pubblici e privati sapranno rappresentare un prototipo dell’azione pubblica integrata impegnata insieme con molte centinaia di nostri ragazzi e ragazze oggi esclusi e in difficoltà, che sono parte promettente del nostro futuro”.

Fonte: Agensir

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