
Gaza: vescovi Spagna, “chiamati a seminare la speranza e a costruire la pace”
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“Non chiederti cosa puoi fare per me. Chiediti cosa io posso fare per te”. È questo il messaggio che l’Aipd – Associazione italiana persone down – lancia in occasione del Primo maggio, incentrato sul valore del lavoro come strumento di inclusione e partecipazione. Protagonisti della campagna sono cinque persone con sindrome di down, tra cui Massimiliano Padovan, 53 anni, da trenta impiegato presso il McDonald’s di piazza Don Luigi Sturzo a Roma. Padovan, che frequenta Aipd sin da giovane, ha iniziato a lavorare nel 1995 dopo aver seguito percorsi formativi e tirocini promossi dall’associazione. Recentemente è stato premiato dalla sua azienda come “dipendente dell’anno” per la costanza, l’impegno e la capacità di assumere nuove mansioni. “Il ristorante premia Massimiliano per la costanza e l’impegno nell’eseguire i compiti affidati, per la volontà di assumere sempre nuove mansioni, ma soprattutto perché è un esempio di perseveranza e resilienza”, si legge nella motivazione del riconoscimento.
“La sua storia è la dimostrazione di quanto il lavoro sia un valore globale, rispetto al quale non è possibile alcun passo indietro”, afferma Gianfranco Salbini, presidente nazionale di Aipd. “La nostra associazione da oltre 30 anni realizza tirocini e inserimenti lavorativi con aziende di tutto il mondo, anche grazie al progetto ValueAble. In occasione della Festa del lavoro, ribadiamo che la strada è questa e dobbiamo andare avanti. La globalizzazione dell’inclusione non è negoziabile”.
Secondo l’indagine Censis-Aipd “Non uno di meno” (2022), in Italia circa il 13% delle persone con sindrome di down ha un lavoro da dipendente o collaboratore. A fronte di questo dato, Aipd ha avanzato sette proposte per migliorare l’inserimento lavorativo, tra cui la semplificazione delle procedure previste dalla legge 68/99, l’istituzione di fondi per i tirocini, il potenziamento dei servizi dedicati e il coinvolgimento delle associazioni. La campagna sarà diffusa sui canali social e sul sito dell’associazione, con il supporto dell’agenzia Anema District e le fotografie di Valerio Polici. Oltre a Padovan, ne sono protagonisti Chiara Brizzolari (30 anni, Roma), Francesca De Giorgi (23, Brindisi), Andrea D’Andrea (27, Teramo) e Paolo Catinari (26, San Benedetto del Tronto), tutti impegnati in percorsi di autonomia e inserimento nel mondo del lavoro.
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