Avvenire di Calabria

Primo maggio: Anmil, “ispettori importanti per garantire sicurezza sul lavoro”

di Redazione Web

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Il 31 marzo scorso è stato pubblicato il “Rapporto annuale sulle attività di vigilanza” dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (Inl) che riporta i risultati delle attività ispettive e di controllo svolte nel corso dell’anno 2024. “L’attività di controllo rappresenta il passo conclusivo di quel percorso molto complesso costituito dalle azioni di informazione, formazione e prevenzione finalizzate al pieno raggiungimento della diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. In questo percorso, l’azione di ispezione e controllo si rivela assolutamente necessaria per la verifica della correttezza nell’adozione, da parte delle aziende, delle misure e dei dispositivi di sicurezza previsti dalle normative vigenti e per l’accertamento della presenza di eventuali irregolarità di natura amministrativa o addirittura penale”. È quanto si evidenzia nel focus “Più ispezioni per la sicurezza nei luoghi di lavoro, perché questa giornata diventi davvero la festa dei lavoratori”, predisposto dal coordinatore dei Servizi statistico-informativi dell’Anmil, Franco D’Amico, in occasione della Festa del primo maggio.
Dal Rapporto emerge che “la consistenza di ispettori in forza al 31 dicembre 2024 è pari a 4.585 unità di cui: 3.160 ispettori dell’Inl, 761 ispettori dell’Inps, 182 ispettori dell’Inail e 482 militari dell’Arma dei Carabinieri del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro. Nel corso del 2025 sono previste, inoltre, l’assunzione di un ulteriore contingente di 1.000 unità ispettive Inl da adibire in particolare alla vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’assunzione di un ulteriore contingente di circa 450 unità ispettive Inps e Inail e l’integrazione di ulteriori 50 unità di personale militare dell’Arma dei Carabinieri”.
Il focus spiega: “Pur in cronica carenza di personale, gli ispettori Inl sono sempre riusciti, nel corso degli anni, a fornire un contributo sempre più importante alla causa della sicurezza sul lavoro, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo”. Gli accessi in azienda da parte del personale ispettivo nel corso del 2024, infatti, “sono stati 158.069, in crescita del 42% rispetto a quelli effettuati nell’anno precedente (che erano stati 111.281)”. I settori di attività in cui si è registrato l’incremento più elevato di attività ispettive sono, nell’ordine: Edilizia (+73% rispetto al 2023), Industria (+69%), Terziario (+49%) e Agricoltura (+ 8%).
I risultati conseguiti nell’anno 2024 confermano” la sempre più intensa attenzione dedicata all’azione di intelligence che ha consentito di individuare un numero ancora maggiore di aziende risultate non in regola con la normativa vigente. Sono stati accertati, infatti, 80.245 illeciti, con un tasso di irregolarità pari al 74%, con un incremento di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente”.
Sono state rilevate, inoltre, “120.442 violazioni riguardanti i singoli lavoratori, di queste 19.008 per lavoro nero e 13.458 per interposizioni fittizia di manodopera e 1.226 per caporalato; ed inoltre 83.330 violazioni della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con un aumento di ben il 127% rispetto al 2023”.
Sono state effettuate “15.002 sospensioni di attività imprenditoriale, di queste il 37% (circa 5.500) per violazioni della sicurezza sul luogo di lavoro e 12.521 revoche delle attività risultate irregolari”.
Sul versante economico, nel corso dell’attività di vigilanza svolta nel 2024, sono stati accertati contributi previdenziali non versati per un importo di oltre 200 milioni di euro (in aumento del 36% rispetto ai circa 147 del 2023) e premi assicurativi non versati per circa 20 milioni di euro.

Fonte: Agensir

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