
Papa Francesco: il rito del velo bianco sul volto
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“La Protezione civile non è solo sinonimo di emergenza, è la sintesi più alta di un principio fondamentale della nostra Repubblica: la solidarietà. Una rete complessa, capillare e articolata, fatta di professionalità, competenze e di un impegno civico straordinario, che opera per proteggere le persone, la loro salute e il loro benessere, prima, durante e dopo le emergenze”. A dirlo è Orazio Schillaci, ministro della Salute, durante la prima giornata degli Stati generali della protezione civile iniziati oggi a Roma. “In questo contesto – spiega –, il ministero della Salute gioca un ruolo centrale. La collaborazione tra la Protezione civile e il Servizio sanitario nazionale è consolidata da tempo e si manifesta sia nella fase di pianificazione e prevenzione che nella gestione operativa delle emergenze. Non è un caso – sottolinea – che le strutture del Servizio sanitario nazionale, come previsto dall’articolo 11 della legge 225 del 1992, siano parte integrante del servizio nazionale della Protezione civile. Una sinergia che si è rafforzata negli anni e che continua oggi in maniera proficua. Ricordo che la Protezione civile è stata coinvolta anche nell’aggiornamento del recente Piano Pandemico”. Ma non è solo “la pianificazione a rendere concreta questa collaborazione. Il ministero della Salute e la Protezione civile operano fianco a fianco anche nelle situazioni di emergenza più drammatiche, come dimostrano le missioni di ‘Medical evacuation’ (MedEvac). L’evacuazione di malati pediatrici da Gaza, che ha permesso di trasferire in Italia oltre 350 pazienti e i loro accompagnatori, è un esempio straordinario di come la nostra nazione sappia mettere la propria capacità sanitaria e logistica, la propria rete di solidarietà, al servizio di chi ha più bisogno, anche in contesti di crisi internazionali”. La protezione civile oggi “è – conclude il ministro –veramente una formidabile macchina organizzativa collaudata, che funziona e che sa coordinarsi anche nei contesti più complessi e difficili tra i vari e diversi livelli istituzionali”.
Fonte: AgensirPapa Francesco: il rito del velo bianco sul volto
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