L'istituto nei giorni scorsi ha ospitato la celebrazione dell'anniversario della fondazione della Polizia Penitenziaria
Quaresima in carcere, la preghiera “entra” nel penitenziario di Vibo Valentia
Da un mese avviato un cammino di preghiera quaresimale con detenuti di Alta sicurezza
di Marisa Gambi
25 Marzo 2023
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Si è svolta mercoledì 22 marzo 2023 presso l’Istituto Penitenziario di Vibo Valentia la Celebrazione Regionale del 206° Anniversario della Fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria alla presenza di tutte le Autorità Civili, Militari e Religiose.
Presenti alla Cerimonia Istituzionale monsignor Attilio Nostro, Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea (VV), monsignor Francesco Milito, Vescovo della Diocesi di Oppido - Palmi, Don Luigi Ragione, Cappellano della Casa di Reclusione “Luigi Daga” di Laureana di Borrello (RC). Il Segretario della Curia Vescovile di Palmi, Don Antonio Nicolaci, Suor Loredana Abate, coordinatrice dell’Associazione “Famiglia Monastica Maria Madre della Chiesa” (FA.MO.MA.C.), Emanuela Triunfo novizia FA.MO.MA.C., quest’ultime – da quattro anni – in servizio presso la nostra Diocesi, i laici Marisa Gambi e Giuseppe Camiciotto, della Parrocchia Sant’Ippolito Martire di Gioia Tauro.
Vibo, la Quaresima vissuta in carcere
Quest’ultimi, volontari laici e religiose, sono stati ammessi dagli Organi Superiori Gerarchici, il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria – Organo periferico di livello dirigenziale generale del Ministero della Giustizia – nonché dalla Direzione della Casa Circondariale di Vibo Valentia, Dott.ssa Angela Marcello, a svolgere attività di volontariato ex art. 17 O.P.
Il mese scorso ha avuto inizio il percorso Quaresimale “I nostri passi … verso la Pasqua” presso l’Istituto Penitenziario di Vibo Valentia (VV), al quale vi hanno aderito ben 19 partecipanti (detenuti) del Reparto “Alta Sicurezza”.
L’attività, alla Luce della Preghiera, consiste in una serie di catechesi che permette ai partecipanti (detenuti) di fare “esperienza della Misericordia di Dio”, per tutto il Periodo Quaresimale, tempo di penitenza e di guarigione. E per un proficuo cammino verso la Pasqua, Passione-Morte-Risurrezione di Gesù Cristo Nostro Signore, si è ritenuto necessario incontrare i partecipanti, settimanalmente – come stabilito dall’Istituto Penitenziario – già dal venerdì antecedente la I domenica di Quaresima.
Il cammino di preghiera insieme ai detenuti
Si tratta di un “Sentiero Biblico Liturgico” che, attraverso i Vangeli delle domeniche di Quaresima, porta alla conversione del cuore. Come Gesù che per prepararsi alla Sua missione nel mondo va nel deserto e vi rimane per 40 giorni e – subìto dopo le tentazioni – comincia a predicare il Vangelo, che esige conversione e fede. «E di conversione nella nostra Vita ne abbiamo sempre bisogno, tutti i giorni … per questo la Chiesa ci fa pregare per orientare la mente e il cuore verso Dio» (messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2020, ai tempi dell’Emergenza Sanitaria).
Il compito della Chiesa, anche e soprattutto del Cristiano, non è quello di reprimere o di emarginare, ma di aiutare il fratello che ha sbagliato a riprendere la propria vita attraverso un cammino di Riconciliazione. Già al secondo incontro del percorso, infatti, i partecipanti-detenuti hanno manifestato grande interesse verso questo Cammino di Riconciliazione con il Padre, tanto da voler chiarire il significato del Sacramento della Confessione; così da accogliere nei loro cuori questo dono di Grazia, all’incontro successivo.
È stato davvero un momento di Grazia, non solo per loro che – dopo diversi anni – si sono accostati al Sacramento della Riconciliazione, ma anche per il Vice Cappellano (Don Pietro Pontoriero), per la Dirigente dell’Istituto (Angela Marcello) e per l’Ispettore Generale dei Cappellani delle Carceri d’Italia (Monsignor Raffaele Grimaldi), in quell’occasione in visita dell’Istituto, i quali hanno affermato che un’Opera di Misericordia così grande – tempestiva ed esaustiva – in Istituto mai si era manifestata.
Ma i tempi di Dio sono infiniti e Misericordiosi, perché ciò che sembra impossibile agli Uomini, tutto è possibile a Dio. Dio ci sorprende sempre, perché è un Dio vivo; così da chiamare – ancora una volta – i volontari a prendervi parte per un Suo progetto; ovvero per organizzare, insieme al Cappellano, Don Maurizio Macrì, al vice cappellano e al Diacono Raffaele Cuppari, la Liturgia della Celebrazione Eucaristica presieduta da monsingor Attilio Nostro, all’interno dell’istituto, mercoledì Santo 05 aprile.
I veri discepoli di questa grande Opera di Misericordia sono proprio i detenuti-partecipanti agli incontri, offrendo loro la possibilità di animare la Santa Messa, istituendo una piccola grande Corale di “Voci della Speranza”.
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