
Santa Sede: confermata la telefonata tra card. Parolin e presidente Zelensky
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Oggi, con il Mercoledì delle Ceneri, inizia il tempo liturgico dei 40 giorni di Quaresima, cammino di penitenza e preghiera in preparazione alla Pasqua. Mons. Ivo Muser, vescovo di Bolzano-Bressanone, ha celebrato nel duomo di Bolzano la messa con l’imposizione delle ceneri e ha pubblicato la sua lettera pastorale di Quaresima, in cui approfondisce l’importanza di una cultura onesta dell’errore: “Riconoscere gli errori, affrontarli e imparare da essi, non è un segno di debolezza ma di maturità”.
Lo studio sugli abusi commissionato dalla diocesi di Bolzano-Bressanone ha rivelato una profonda sofferenza che richiama a una sfida centrale, osserva il vescovo: “Sviluppare una cultura dell’errore significa imparare a non nascondere, non minimizzare gli errori, ma ammetterli e chiedere perdono.” Spesso è difficile riconoscere apertamente gli errori: la Quaresima, per Muser, è “un invito a fare questo cammino di penitenza, ad assumersi la responsabilità ed essere disposti a imparare dagli errori”. Nella Lettera pastorale il presule indica numerosi esempi nella Bibbia che dimostrano che anche le grandi figure della fede non erano infallibili. Mosè, re Davide, Pietro e Paolo: tutti hanno dovuto affrontare le proprie colpe. La Quaresima 2025 è nel segno dell’Anno Santo e del motto “Pellegrini di speranza”. Il vescovo Muser unisce questa speranza a un chiaro appello: “Passare da una cultura dell’indifferenza a una cultura della consapevolezza; da una cultura del non immischiarsi a una cultura della trasparenza, dell’apertura e della corresponsabilità. Questo è essenziale non solo per la Chiesa, ma per l’intera società”. E una Chiesa “che ammette gli errori e si impegna seriamente per creare una cultura dell’onestà guadagna in credibilità”, conclude il presule.
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