Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
La Quaresima “non ha un valore in sé, se non finalizzato ad una vita rinnovata ad immagine del Risorto, è dunque alla Pasqua che la Quaresima vuole portarci, attraverso una via seguendo la quale non rischieremo di perderci”. Lo ricorda il vescovo di Ivrea, mons. Daniele Salera, nel messaggio alla diocesi per la Quaresima. “In questo tempo santo – prosegue il presule – pregheremo anzitutto per il Santo Padre, perché lo Spirito gli dia fiducia e pace in questa fase della vita in cui affronta l’esperienza della debolezza in modo nuovo e con tante incognite: lo vogliamo sostenere con la nostra intercessione e il nostro affetto. Impegniamoci poi nel digiuno e nell’astinenza in favore della pace nel mondo, ricordando in particolare la delicatissima situazione ucraina”. “Il primo dono da portare nella nostra ‘bisaccia di pellegrini’ in questi quaranta giorni di cammino” è “la Parola di Dio, essa ha il potere di ri-generare cioè di immettere vita nuova in noi laddove si erano accumulate la decadenza e l’atrofia, la piaga e la malattia, la desolazione e il pessimismo”, spiega il vescovo: “Lo farà se noi le daremo importanza attraverso il tempo che decideremo di dedicare ad essa. Illuminerà il nostro intelletto donandoci i pensieri del Signore (che, come ricorderemo nella veglia pasquale, non sono i nostri pensieri); potrà ispirare la nostra volontà magari aiutandoci a desiderare il perdono, la riconciliazione, la condivisione dei beni, una maggiore comunione con Dio e con i fratelli, l’abbandono di vizi, abitudini o relazioni che ci stanno portando soltanto del male; potrà consolare i nostri affetti facendoci sentire amati in modo unico da Dio o anche ispirandoci nuove vie di conversione”. “Cominciamo da qui, prendiamoci del tempo per ‘stare con la Parola di Dio’, iniziamo il cammino quaresimale dicendo a noi stessi ‘non posso stare senza…’”, l’esortazione di mons. Salera. Il vescovo chiede poi “ad ogni vicaria di riunirsi formando un’iniziale e sperimentale Consulta della carità (composta dai parroci e da due laici per ogni parrocchia, che incontrerei in un unico appuntamento la sera del 13 marzo alle 20.30 presso l’Oratorio san Giuseppe per un breve ed iniziale momento formativo sul discernimento comunitario), essa potrà così leggere il proprio contesto vitale cercando di capire dove proporre quella stessa esperienza di liberazione e di promozione umana che Gesù si attesta nel famoso e citato annuncio alla sinagoga di Nazareth”. “Si continuino in questa medesima direzione i percorsi di catechesi, predicazione e conversione già avviati in ogni vicaria”, aggiunge mons. Salera annunciando che proporrà “in cattedrale, nella messa della domenica sera alle 18, delle meditazioni su temi quaresimali quali: l’ascesi cristiana (9 marzo), la preghiera (16 marzo), la fecondità spirituale della croce (23 marzo), il sacramento della penitenza (6 aprile)”.
Fonte: Agensir