Diocesi: Monreale, dal 6 dicembre, a Terrasini, la XIII edizione della mostra dei presepi
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“Quanti nostri connazionali, sottoposti ai requisiti che vengono chiesti per avere la cittadinanza restano italiani?”, questa la domanda provocatoria lanciata da Toni Ricciardi, deputato del Pd, intervenendo alla presentazione della XIX edizione del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes (Tau editrice), curato da Delfina Licata, svoltasi questa mattina a Roma in dialogo con Paolo Emilio Russo, deputato di Forza Italia, che in apertura d’intervento ha posto l’accento sull’arretratezza di una norma che regolamenta la cittadinanza, ferma al 1992, che deve essere aggiornata in accordo comune. “Bisogna uscire fuori dallo schema ‘buonismo/cattivismo’, cioè pro o contro immigrazione, perché come abbiamo letto nella Bibbia, le migrazioni sono un fenomeno invitabile da migliaia di anni. È però legittimo e giusto immaginare di regolarla e di governare il fenomeno”, ha dichiarato Russo rilanciando la proposta di Legge sullo ius scholae, “la scuola forma cittadini, quindi nessuno che esce da una scuola non è cittadino italiano, non conosce le regole, non conosce la lingua, e questo per noi è più che sufficiente”. Un argomento che ha trovato il benestare di Ricciardi, dettosi disponibile a dialogare anche all’interno del suo partito per trovare le convergenze e quindi un punto d’incontro per prestare un servizio utile al Paese, “Noi abbiamo il dovere di dare risposte e trovare soluzioni ai problemi”. Anche lo ius sanguis al centro del dibattito tra i 2 politici, con Russo pronto a denunciare uno “schema che non funziona” da restringere nelle concessioni, dato che solo nell’ultimo anno sarebbero state concesse 190mila cittadinanze a figli o nipoti di persone residenti all’estero. “Se il problema della cittadinanza nasconde dietro anche il problema del voto, allora intervieni sul problema e non lo prendi alla larga”, le parole di Ricciardi che vede favorevolmente la maggiore presenza di italiani nel mondo come vettore di comunicazione. Ridurre i tempi e semplificare la burocrazia, accelerando i processi per ottenere la cittadinanza italiana, questo il senso comune degli interventi dei due politici con Russo a dettare i tempi dell’agenda politica del Governo che presumibilmente dovrebbe discutere la proposta di Legge di Forza Italia solo a partire da gennaio prossimo. Lo ius soli l’ultimo argomento del dialogo con Ricciardi attento ad evidenziare come lo si potrebbe intendere come cittadinanza europea e quindi di pertinenza dell’Europa, possibile però esclusivamente se i governi cedono sovranità in materia, come per altro anche per ambiente, sanità, difesa ed altro ancora, indispensabili per rendere concreto il cammino europeo che si trova ad un bivio importante. “C’è un nucleo di persone di buonsenso, aldilà degli schieramenti, che cerca di proporre soluzioni e trovare condivisioni in Parlamento e fuori”, le parole in conclusione di Russo.
Fonte: AgensirDiocesi: Monreale, dal 6 dicembre, a Terrasini, la XIII edizione della mostra dei presepi
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