Avvenire di Calabria

A Palazzo Alvaro la presentazione del progetto che unisce Università, istituzioni e territorio per promuovere una città dell’apprendimento

Reggio Calabria Learning City: al via “RC efficacy”, la città che apprende si racconta

Nel network Unesco delle città educanti, parte un progetto di inclusione, partecipazione e cultura con Università Roma Tre, Mediterranea e Città Metropolitana

di Redazione Web

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Costruire una città che apprende e si racconta, partendo dalla cultura, dalla formazione e dal coinvolgimento attivo della cittadinanza: è l’obiettivo di “RC efficacy – La città che apprende si racconta”, progetto promosso da Università Roma Tre e Università Mediterranea, in collaborazione con la Città metropolitana di Reggio Calabria, nell’ambito della rete Unesco delle Learning Cities.

Una strategia educativa inclusiva e permanente per una città educante

È stato presentato a Palazzo Alvaro, sede della Città metropolitana di Reggio Calabria, il progetto RC efficacy, promosso dalle Università Roma Tre e Mediterranea di Reggio Calabria con la collaborazione dell’ente metropolitano e di numerosi attori del territorio. L’iniziativa si inserisce nel Global Network of Learning Cities dell’Unesco e si propone di realizzare una città dell’apprendimento permanente, inclusiva, sostenibile e culturalmente consapevole.



Durante la presentazione sono intervenuti il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, in collegamento il rettore dell’Università Roma Tre Massimiliano Fiorucci, la prorettrice vicaria della Mediterranea Francesca Fatta, la professoressa Liliosa Azara (responsabile scientifica del progetto per Roma Tre) e la professoressa Rossella Marzullo, co-referente per la Mediterranea. Presenti anche il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace e il consigliere delegato Filippo Quartuccio.


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Giuseppe Falcomatà ha sottolineato l’importanza strategica dell’adesione al progetto Unesco: «Si tratta di un percorso coerente con gli obiettivi della Reggio capitale della Cultura. Il progetto Learning Cities va esattamente in questa direzione. È un’iniziativa che affianca le azioni materiali di rigenerazione urbana con un percorso immateriale di crescita educativa e consapevolezza. Vogliamo dare ai nostri giovani la consapevolezza del posto in cui vivono, promuovendo il valore dell’istruzione e dell’identità culturale».

Un laboratorio per il futuro del territorio

Liliosa Azara, dell’Università Roma Tre, ha evidenziato:
«Siamo entrati nella fase operativa di un progetto che insiste su un territorio straordinario, non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche culturale. Reggio Calabria ha accolto con entusiasmo questa proposta, dimostrando di voler scommettere sul valore dell’educazione come leva di sviluppo».

Il rettore Massimiliano Fiorucci ha ribadito il valore educativo e politico dell’iniziativa: «Una Learning City è un modello di cittadinanza attiva e partecipativa. Significa formare persone capaci di immaginare e costruire il proprio futuro. Roma Tre è orgogliosa di essere parte di questo progetto».

L’università come motore di integrazione civica

«Sono convinta che RC efficacy sia un’importante occasione per rafforzare il ruolo delle università nella società», ha affermato Francesca Fatta, prorettrice vicaria della Mediterranea.

Anche Rossella Marzullo ha sottolineato:«RC efficacy è un laboratorio aperto. Vogliamo connettere esperienze e conoscenze e trasformarle in politiche educative locali. Una città che apprende è una città più giusta».



Durante l’incontro è stato presentato anche il logo ufficiale di Reggio Calabria Learning City, sono stati illustrati i partner istituzionali coinvolti e annunciate le prime tappe operative del progetto. Nei prossimi 24 mesi, il programma si articolerà in percorsi di ricerca-azione, formazione, animazione culturale e monitoraggio partecipativo, coinvolgendo scuole, università, istituzioni, terzo settore e cittadini in un modello virtuoso di apprendimento continuo.

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