Avvenire di Calabria

Ecco la nuova vita di due immobili situati presso la galleria "Zaffino", nel cuore della città calabrese dello Stretto

Reggio Calabria, nel bene confiscato il centro di coworking giovanile

Per la ristrutturazione, e per le attività che si svolgeranno nel centro e le attrezzature, è previsto un finanziamento di 750mila euro

di Redazione Web

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In due beni confiscati alla criminalità organizzata, il Comune di Reggio Calabria realizza il nuovo Centro di coworking giovanile. Ecco la nuova vita di due immobili situati presso la galleria "Zaffino".

Dopo la ristrutturazione e la riqualificazione sono pronti a una nuova vita i due immobili situati presso la galleria “Zaffino” a Reggio Calabria.


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Si tratta di beni confiscati alla criminalità organizzata, sui quali l’Amministrazione comunale ha attivato il progetto “Piano azione giovani – Fermenti in città” con fondi Poc, per la creazione di un Centro giovanile di aggregazione e uno spazio di co-working.

Per la ristrutturazione, e per le attività che si svolgeranno nel centro e le attrezzature, è previsto un finanziamento di 750mila euro.

Animatore del progetto sarà l’associazione Apice, che fino ad oggi ha svolto le attività nei saloni disponibili al Cedir, in attesa di trasferirsi nei due immobili della galleria Zaffino.


PER APPROFONDIRE: Dai clan alla comunità, le sinergie danno nuovo valore ai beni confiscati


Nello specifico, il progetto che vede la nascita del Centro giovanile di aggregazione e uno spazio di co-working è finalizzato ad attivare giovani innovatori sociali, specialmente quelli meno consapevoli delle proprie potenzialità.

Gli esempi virtuosi seguiti sono quelli degli "European Youth Centers" di Budapest e Strasburgo o degli "Impact Hub" di Madrid, Siracusa e Matera.

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