Avvenire di Calabria

Regno Unito: card. Nichols su voto suicidio assistito, “uno spartiacque nella storia del nostro Paese. Cambia radicalmente valori consolidati su vita e morte”

di Redazione Web

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“Il voto della Camera dei Comuni a favore del disegno di legge sugli adulti malati terminali (fine vita) rappresenta uno spartiacque nella storia del nostro Paese. Cambia radicalmente i valori e i rapporti consolidati della società sulle questioni di vita e di morte”. Così, in un comunicato, il card. Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, commenta la decisione presa ieri alla Camera dei Comuni di approvare in terza lettura, e con margine stretto di soli 23 voti, il disegno di legge per il suicidio assistito: 314 a 291. Ora il disegno di legge tornerà alla Camera dei Lord. “Il compito è ora chiaro”, scrive il cardinale. “È necessario compiere ogni sforzo per limitare i danni che questa decisione causerà. Questo dovere ricade sia sulla Camera dei Lord che sul Governo di Sua Maestà. L’elenco delle sfide è lungo. È stato ampiamente discusso nelle ultime settimane da enti responsabili e personalità illustri, tra cui la Commissione pubblica sulle cure palliative e di fine vita, le cui raccomandazioni devono ancora essere discusse. L’appello all’autonomia personale, così al centro del dibattito parlamentare, è un’arma a doppio taglio: la concessione della possibilità di scegliere di morire non può escludere la fornitura di cure adeguate a coloro che scelgono di vivere fino alla morte naturale”. “Come cattolici – prosegue il Primate della Chiesa cattolica in Inghilterra e Galles –, continueremo a fare la nostra parte nella costruzione del bene comune. La decisione del Parlamento non cambia la nostra ferma convinzione nella sacralità della vita, mai semplicemente un peso, ma sempre un dono di Dio, donato e ricevuto. I nostri doveri sono chiari: vivere secondo l’insegnamento che Dio ci ha dato; accompagnare generosamente con cura e compassione coloro che affrontano disabilità, isolamento e sofferenza; continuare a proporre, con rispetto e chiarezza, le norme oggettive che informano le nostre salde convinzioni su come vivere e morire bene”.

Fonte: Agensir

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