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Comincerà venerdì 11 luglio, nel pomeriggio, con un discorso dell’arcivescovo di York Stephen Cottrell che fa, dal 6 gennaio scorso, le veci del primate anglicano uscente Justin Welby, il Sinodo generale della Chiesa di Inghilterra riunito, all’università di York, fino a martedì 15 luglio. All’ordine del giorno dell’organo che guida la Chiesa di stato inglese vi sono misure finanziarie per migliorare gli stipendi e le pensioni dei pastori, quale deve essere la risposta della Chiesa all’aumento della conflittualità che segna la nostra epoca e un rapporto su un nuovo boom di fedeli che partecipano alle funzioni della domenica. Dopo il discorso inaugurale dell’arcivescovo Cottrell, venerdì pomeriggio, il Sinodo ascolterà il piano per investire oltre 1,6 miliardi di sterline, più di 1,8 miliardi di euro, nel corso di tre anni, per diffondere il messaggio del Vangelo, alimentando le comunità locali anglicane, un aumento del 36% rispetto ai fondi resi disponibili nel 2022 per un simile progetto. Sempre venerdì pomeriggio un ufficiale dell’esercito britannico parlerà a pastori, laici e vescovi di come la Chiesa deve rispondere all’aumentare dei conflitti nel mondo mentre il vescovo responsabile di questo settore, Hugh Nelson, ha preparato un rapporto su come le parrocchie possano sostenere membri dell’esercito e le loro famiglie e su come la Chiesa possa svolgere la sua missione in una situazione di conflitto.
Domenica pomeriggio il Sinodo discuterà dell’aumento dei fedeli, soprattutto giovani, alle funzioni della domenica, una tendenza in crescita che, secondo una nota, è stata costante negli ultimi quattro anni. La pastora Kate Wharton, alla quale è stata commissionata una relazione sulle ragioni di questa nuova vitalità, racconterà le “strategie” che sono state usate per riportare i fedeli in chiesa tra le quali la più efficace è stata dare spazio a bambini e giovani nelle varie comunità anglicane. Lunedì 14 luglio, poi, al mattino, il Sinodo approverà, in via definitiva, il cosiddetto “Redress Scheme”, un programma che comprende terapie e sostegno spirituale per chi ha subito abusi all’interno della Chiesa di Inghilterra, mentre al pomeriggio le tre camere di laici, pastori e vescovi daranno il via libera alle regole che stabiliscono la procedura che le vittime devono seguire per chiedere compensazione finanziaria. Verrà rimandata al prossimo Sinodo di febbraio 2026, invece, qualunque decisione significativa nel processo di “Living in love and faith”, “Vivere nell’amore e nella fede”, attraverso il quale la Chiesa di Inghilterra sta cercando di dare via libera a cerimonie per celebrare coppie omosessuali stabili, unite civilmente dalla legge britannica, una scelta che divide profondamente la chiesa di stato inglese.
Fonte: Agensir