
Primo maggio: Acli Toscana, “il lavoro deve essere sicuro e giusto”
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“La fede è nel vostro cuore e nei rapporti, un legame continuo con l’Onnipotente. Devo affrontare tanti dubbi interiori, tante lotte. Davvero faccio fatica, ma so che sono amato e accettato e la luce brilla”. Con queste parole, sabato scorso, Bear Gryls, esperto di sopravvivenza e cristiano impegnato, ha infiammato l’arena londinese di Wembley dove oltre diecimila giovani erano arrivati da tutto il Regno Unito per ritrovare, insieme, le radici della loro fede cattolica. Si tratta di “Flame”, il più importante incontro per i cattolici che hanno tra i 15 e i 30 anni che si svolge ogni due anni e viene preparato, per mesi, da “CymFed”, “Catholic Youth Ministry Federation”, “Federazione per la pastorale giovanile”, organizzazione che raccoglie, in ogni diocesi, chiunque lavori a stretto contatto con i giovani.
All’arena di Wembley c’erano anche sacerdoti, insegnanti e vescovi tra i quali il cardinale Vincent Nichols, primate cattolico di Inghilterra e Galles. La giornata è cominciata con un messaggio inviato dal cardinale Pietro Parolin, per conto di Papa Francesco, che è stato letto dal vescovo di Norhampton David Oakley. “Avviate una fiamma di speranza che non si possa più fermare perché Cristo stesso è la fonte viva di questa speranza”, ha scritto il Santo Padre. La giornata si è conclusa con un momento di adorazione eucaristica, guidato dal cardinale Vincent Nichols, e i giovani, che spesso devono vivere la loro fede isolati, in un contesto secolarizzato, si sono dati appuntamento tra due anni, per il 6 marzo 2027, sempre all’arena di Wembley.
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