
Giubileo 2025: Spagna, vescovi, sacerdoti e seminaristi iberici in pellegrinaggio a Roma
Giubileo 2025: Spagna, vescovi, sacerdoti e seminaristi iberici in pellegrinaggio a Roma
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“Ho provato rabbia per la feroce persecuzione e caccia alle streghe che stanno subendo i migranti haitiani o i loro discendenti nati in terra dominicana a qualsiasi ora del giorno e della notte, ma anche gioia perché in modo umile e coraggioso si sta alzando la voce contro decreti così disumani”. Lo afferma, al Sir, il missionario spagnolo Miguel Ángel Gullón Pérez, appartenente all’ordine dei domenicani. La sua denuncia arriva dalla Repubblica Dominicana, dove aumentano i respingimenti di migranti haitiani, e si moltiplicano le denunce per il mancato rispetto dei diritti umani.
Il missionario, che vive a El Seibo, racconta un episodio accaduto in questi giorni: “Un esempio della durezza di queste misure si è verificato a El Seibo; è richiesto al personale degli ospedali del Servizio sanitario nazionale di esigere i seguenti requisiti: documento di identità, lettera di lavoro e prova di residenza; inoltre, i servizi forniti devono essere pagati. In caso di mancato rispetto di uno qualsiasi di questi requisiti, il paziente sarà curato e, una volta guarito, immediatamente rimpatriato. Il 17 maggio 2025, Lourdia Jean Pierre, haitiana di 32 anni e incinta, è morta nel distretto municipale di Pedro Sánchez, vittima della paura. Lourdia ha iniziato ad avere le doglie alle 5 del mattino. Ma la paura di essere arrestata e deportata, come tante altre donne haitiane incinte negli ospedali pubblici, l’ha trattenuta a casa. Lì, da sola, ha partorito sul pavimento della sua abitazione ed è morta poco dopo, dissanguata e con un forte tremore causato dal terrore vissuto. Ha lasciato due bambini orfani. Dopo il parto, i vicini hanno chiamato il 911. Il suo bambino è stato portato all’ospedale Dr. Teófilo Hernández, ma il padre del neonato è stato arrestato dalla polizia immigrazione con l’intenzione di espellerlo, insieme al bambino, mentre il corpo di Lourdia rimaneva disteso sul pavimento, senza che un medico legale o un pubblico ministero si recasse sul posto per sollevare il cadavere. Alla fine, con l’aiuto di alcune persone, è stata trovata una bara e Lourdia è stata sepolta senza veglia funebre, come se la sua vita non valesse nulla, come se non avesse fatto soffrire nessuno”. Afferma il missionario: “Questo modo di agire, che non può essere definito politica, viola la dignità della persona, poiché il diritto alla salute è universale. Erode è ancora vivo, si incarna in queste azioni e leggi”.
Tra i segni di speranza, la celebrazione “La solidarietà è la mia bandiera” organizzata dal collettivo Migrazione e Diritti umani, “in cui è stato chiesto al governo dominicano di sospendere immediatamente la deportazione dei minori non accompagnati, al fine di proteggere i loro diritti e garantire la loro integrità. Allo stesso modo, hanno chiesto la cessazione della detenzione e della deportazione delle donne incinte e con i loro figli neonati e delle persone anziane, in quanto gruppi vulnerabili che richiedono un’attenzione umanitaria speciale”.
Fonte: AgensirGiubileo 2025: Spagna, vescovi, sacerdoti e seminaristi iberici in pellegrinaggio a Roma
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