Georgia: Berset (Consiglio d’Europa), preoccupazione per stallo politico e violenze. “Rispettare democrazia e libertà”
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Nonostante le difficoltà dovute allo sfollamento, agli incendi che hanno bruciato i centri di apprendimento e alla furia del ciclone Mocha, le aule dei campi per rifugiati Rohingya in Bangladesh si sono riempite di bambini, entusiasti del primo giorno di scuola (lo scorso 23 luglio). Grazie all’ampliamento delle opportunità di istruzione per adolescenti e ragazze, è stato raggiunto il numero record di 300.000 bambini iscritti per l’anno scolastico 2023/24. Oltre alle nuove opportunità per i bambini più grandi, una campagna dedicata ha portato nelle classi oltre 13.000 bambini che non frequentavano la scuola. Gli sforzi per supportare le ragazze adolescenti a continuare la propria istruzione sono fondamentali per il record di presenze di quest’anno. A causa di norme sociali, i genitori sono spesso riluttanti a mandare le ragazze a scuola quando hanno raggiunto la pubertà.
In risposta, l’Unicef e i partner hanno lavorato a stretto contatto con le comunità rifugiate per dimostrare ai genitori i benefici dell’istruzione delle ragazze, realizzare classi femminili e organizzare accompagnamento alle lezioni con tutor donne. Garantire istruzione negli insediamenti di rifugiati più ampi al mondo è un’operazione immensa. 1 milione di rifugiati – la metà dei quali sono bambini – vivono in campi densamente popolati in Bangladesh dal 2017, quando sono fuggiti da violenze e persecuzione dal vicino Myanmar. L’istruzione per i bambini rifugiati Rohingya viene fornita attraverso 3.400 centri per l’apprendimento – 2.800 dei quali supportati dall’Unicef – e attraverso strutture per l’apprendimento basate sulle comunità. Per la prima volta, con il nuovo anno accademico, i bambini rifugiati Rohingya di tutte le età studieranno secondo il programma di studi del Myanmar. Dal suo lancio nel 2021, questo curriculum formale è stato gradualmente ampliato con le classi dal 3 al 5 grado e il 10° grado che aprono oggi per la prima volta nei campi profughi di Cox’s Bazar, aumentando significativamente le opportunità di apprendimento sia per i bambini più grandi che per quelli più piccoli. L’Unicef chiede 33 milioni di dollari per supportare urgentemente l’istruzione dei bambini Rohingya rifugiati per l’anno accademico 2023/2024.
Fonte: Agensir
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