Avvenire di Calabria

Salone del libro 2025: il 19 maggio a Torino presentazione de “I Papi e i contadini – La fede nelle campagne e le radici della Coldiretti”

di Redazione Web

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“I Papi e i contadini – La fede nelle campagne e le radici della Coldiretti” (Laurana Editore): è il titolo del saggio che contiene l’ultimo messaggio di papa Francesco alla Coldiretti e si chiude con la postfazione di Vincenzo Gesmundo, segretario generale Coldiretti. L’autore è Nunzio Primavera, giornalista e saggista, a lungo capo ufficio stampa della principale Organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, che nel suo volume racconta la fede degli agricoltori, il magistero della Chiesa per la gente dei campi e le radici della Coldiretti, uno spaccato del mondo rurale che racconta anche la storia dell’Italia. Significative le parole di Papa Francesco, scritte pochi giorni prima della sua morte, dedicate al volume: “Meritevole lavoro di ricerca e riflessione che contribuirà a fare maggiormente conoscere, soprattutto ai giovani, il rapporto della Coldiretti con i Papi e con la Dottrina sociale della Chiesa”.

Giunto alla sua seconda edizione il volume sarà presentato al Salone del Libro di Torino lunedì 19 maggio alle 17.15, nella sala Avorio (stand P 29 padiglione 3). Il saggio, spiega Primavera, si apre con le prime parole pronunciate da Leone XIV che prefigurano un pontificato mirato su temi quali la nuova rivoluzione industriale e gli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano sfide in difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro. Con la sua elezione la Dottrina sociale della Chiesa torna centrale e si indirizza verso nuove frontiere, sulla scia del grande predecessore Leone XIII”. L’autore analizza, tra i vari punti, le origini della religiosità nel mondo rurale legata ai cicli della natura che si rinnova e alla centralità del grano, evidenzia l’incameramento delle terre da parte dello Stato e la mancata riassegnazione, l’abolizione di secolari usi civici a disposizione dei più poveri che per sfamarsi coltivavano lembi di terre di nobili e Chiesa, l’abbandono dei campi e della tradizione agricola verso i miraggi della città e della rivoluzione industriale. Il volume tratta, inoltre, il rapporto della Coldiretti con i Papi, da Pio XII a Francesco.

Fonte: Agensir

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