Avvenire di Calabria

Salute: Fondazione Don Gnocchi, a Firenze giochi high-tech e realtà virtuale per la riabilitazione dei bambini

di Redazione Web

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Grazie a esercizi e giochi in realtà virtuale si è registrato un aumento medio dell’ampiezza del movimento di oltre il 19% e della destrezza del 13% in bambini con paralisi cerebrale unilaterale: sono questi alcuni risultati raggiunti in fase di sperimentazione dal Computer Assisted REhabilitation(Care) Lab, inaugurato oggi presso l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) Don Gnocchi di Firenze.
Si tratta di un laboratorio che utilizza realtà virtuale, nuove tecnologie e giochi high-tech per la riabilitazione, a cui potranno accedere, in convenzione con il Servizio sanitario nazionale, piccoli pazienti tra i cinque e gli undici anni, con paralisi cerebrale infantile uni o bilaterale; disturbi del neurosviluppo, in particolare disturbi dell’attenzione (con o senza iperattività), disturbi di coordinazione motoria e disturbi dell’apprendimento.
Anche in quest’ultimo ambito vi sono stati già importanti risultati sperimentali come un rilevante miglioramento dell’attenzione visiva, della flessibilità, delle capacità di pianificazione e altre abilità cognitive.
All’inaugurazione erano presenti, oltre ai medici e ai responsabili della struttura, il direttore generale della Fondazione Don Gnocchi Francesco Converti, il direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi Maria Cristina Messa, il presidente della Fondazione Don Gnocchi, don Vincenzo Barbante, e Paolo Bacciotti, presidente della Fondazione Tommasino Bacciotti di Firenze, il cui sostegno ha reso possibile la realizzazione del Care Lab.
Anna Cavallini, direttore del Dipartimento di neuropsichiatria e riabilitazione dell’età evolutiva della Fondazione Don Gnocchi, sottolinea: “La riabilitazione erogata dal Care Lab è personalizzata: all’inizio del percorso il riabilitatore verifica la situazione del bambino e definisce il tipo di esercizi da effettuare. Questo tipo di approccio, inoltre, offre il vantaggio di coinvolgere il bambino in modo divertente durante le sessioni di riabilitazione. Ciò aumenta la sua motivazione e l’adesione al trattamento riabilitativo neuromotorio e gli consente di sperimentare movimenti ed attività in un ambiente protetto, riducendo l’ansia da prestazione. Permette, infine, di sollecitare più tipi di attenzione, da quella sostenuta a quella selettiva ad esempio, e di esercitare non solo gli arti superiori ma anche quelli inferiori, perché i giochi prevedono l’interazione anche con immagini proiettate sul pavimento”.
La tecnologia è una grande alleata nella valutazione e nel monitoraggio dei progressi: “Le attività svolte dai bambini vengono rilevate tramite sensori e videocamere, e i terapeuti possono monitorare il percorso riabilitativo, personalizzando e adattando le attività. La personalizzazione della terapia tiene fede alle parole del nostro fondatore secondo il quale non esiste la malattia ma esistono i malati e anche la tecnologia ha senso solo se al servizio dei pazienti”, commenta Maria Assunta Gabrielli, direttore dell’Irccs Don Gnocchi di Firenze.
Dichiara il presidente della Fondazione Don Gnocchi, don Vincenzo Barbante: “Affiancandosi alle altre due sedi della Fondazione Don Gnocchi dove è già presente – Irccs Santa Maria Nascente di Milano e Centro Bignamini di Falconara (Ancona) – questo innovativo servizio va a costituire un vero e proprio ‘sistema Care Lab’ che consente alla Fondazione Don Gnocchi di portare innovativi trattamenti per queste patologie pediatriche in maniera sempre più estesa e capillare sul territorio nazionale, sia in città di grandi dimensioni sia in centri più piccoli. Oggi la Fondazione è presente in 9 regioni, con 3.758 posti-letto accreditati in regime di ricovero o day hospital e 27 ambulatori territoriali.”
Il laboratorio si articola in due ambienti: una stanza multimediale hi-tech e una stanza di controllo e supervisione.

Fonte: Agensir

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