Avvenire di Calabria

Salute mentale: Vicari (Ospedale Bambino Gesù), “invitiamo i genitori a prestare attenzione ai segnali rivelatori e chiedere aiuto”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


“È fondamentale garantire una presenza fisica accanto ai propri figli. Altrimenti la comunicazione rischia di diventare prevalentemente funzionale e direttiva: ‘Lavati, studia, metti in ordine, hai preparato la borsa?’. Il messaggio che deve passare ai figli è semplice: ‘Se hai bisogno, io sono qui'”. Lo dice Stefano Vicari, responsabile della neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza del Bambino Gesù, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra oggi, 20 novembre.
Un altro aspetto centrale per creare un ambiente ottimale per i figli è quello di metterli in condizione di costruire relazioni, anche dentro la famiglia. “Il benessere mentale si costruisce insieme al benessere fisico e cognitivo, coltivando cioè conoscenza e sapere, giocando – continua Vicari  . Il segreto è stare con i propri figli e divertirsi standoci. Non viverla come una condanna, come se stare con loro fosse tempo sottratto ai propri interessi”.
Lasciare che il bambino si annoi: nella vita di tutti i giorni avere del tempo a disposizione per non fare nulla vuol dire favorire la creatività, la fantasia: “La creatività nasce da questo, dall’avere un bastoncino in mano e immaginare che sia un’astronave per esplorare i pianeti”.
Impedire l’accesso ai farmaci tenuti in casa. Negli adolescenti il suicidio è la seconda causa di morte. L’ingestione incongrua dei farmaci è infatti il metodo più utilizzato. È quindi fondamentale che i farmaci presenti in casa non siano facilmente raggiungibili tenendoli chiusi a chiave.
Limitare l’accesso ai dispositivi elettronici (computer, smartphone, ecc.) e ai social è un altro elemento che aiuta a prevenire l’insorgenza di possibili problemi psichiatrici. Le dipendenze hanno infatti un ruolo determinante sull’aumento delle patologie psichiatriche. Tutti i tipi di dipendenze: sia quelle da stupefacenti – “i bambini oggi iniziano ad usare i cannabinoidi già dalla scuola secondaria di primo grado”, racconta Vicari – sia quelle da gioco da azzardo – “circa 1 minore su 3 frequenta le sale scommesse ho gioca al gratta e vinci” -.
La dipendenza da dispositivi elettronici e da internet ha effetti negativi sul cervello, si attivano le stesse aree che si attivano con una dipendenza da sostanze chimiche. “Nel 2013 crollano i prezzi dei telefonini che diventano più accessibili per tutti – spiega Vicari -. I bambini hanno ormai un accesso, spesso senza controllo, a uno strumento fantastico, ma che nasconde grandi insidie. Oggi i minori accedono a molte informazioni, di ogni tipo, tramite internet. A cui di fatto viene delegata, anche inconsapevolmente, una parte della funzione educante che dovrebbe invece essere dei genitori e della scuola”.
Quando i genitori riscontrano alcuni dei campanelli di allarme che potrebbero indicare la presenza di un problema neuropsichiatrico è importante chiedere aiuto. “La cosa importante da sottolineare è che se ne esce – conclude Vicari –. Per questo invitiamo i genitori a prestare attenzione ai segnali rivelatori. Ancora oggi esiste un grande stigma, culturale e sociale, a parlare apertamente di disturbi psichiatrici. È invece importante parlarne e chiedere aiuto perché rivolgendosi a chi se ne occupa si può guarire”.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: