
Diocesi: Oppido-Palmi, concluso il Campo vocazionale
Diocesi: Oppido-Palmi, concluso il Campo vocazionale
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Una Tredicina, dedicata a Sant’Antonio da Padova, nella Basilica a lui dedicata, nella cittadina veneta, che si fa “cammino di speranza” in questo Anno giubilare segnato, nelle scorse settimane, dalla scomparsa di Papa Francesco e dalla nomina al soglio pontificio di Papa Leone XIV. “Un passaggio che segna ancor di più la visione di una Chiesa in cammino, di una speranza proiettata nei tempi che verranno ma sempre attenta a cogliere l’eredità dei tempi passati”, spiega una nota della Basilica del Santo. In questo solco segnato dalla carità, ecco che i fedeli seguono, sulle sue orme, la traccia percorsa da frate Antonio nel suo “cammino vocazionale” dall’Ordine degli Agostiniani all’Ordine Francescano, divenuto poi anche “cammino fisico” dalle coste di Milazzo sino a Padova. “Milioni di passi segnati dalla carità e dalla solidarietà che sono divenuti sentiero luminoso di fede che ancora oggi, dopo quasi 800 anni, segna il passo per i fedeli che stanno già arrivando nel suo santuario per rendergli omaggio. Una Tredicina quindi spirituale e fisica che è sinonimo di un cammino di speranza che porta la fede in Antonio lungo i secoli”, prosegue la nota.
“In questa Tredicina nell’Anno giubilare – commenta il rettore della Basilica del Santo, padre Antonio Ramina – assume particolare rilevanza il tema del pellegrinaggio che caratterizza da sempre la nostra Basilica ma che quest’anno può essere vissuto ancor più in sintonia con il cammino giubilare che invita alla speranza. Sant’Antonio ha vissuto il pellegrinaggio sia dal punto di vista fisico, dal Portogallo, al tentativo di giungere in Marocco, poi sulle coste siciliane sino a risalire tutta la Penisola e arrivare in Francia, e di nuovo a Padova, sia come pellegrinaggio esistenziale che lo ha portato di volta in volta a cambiare orientamento, da agostiniano a francescano, da uomo di studio e di preghiera a uomo di predicazione”. “Ci pare suggestivo ancor di più il legame con Papa Leone XIV – aggiunge padre Ramina – non solo perché la Basilica è pontificia, ma perché lo stesso Sant’Antonio prima di diventare francescano ha mosso i suoi primi passi tra gli agostiniani”.
In attesa della solennità di venerdì 13 giugno, ripartono da sabato 31 maggio anche i consueti pellegrinaggi delle diocesi del Veneto. Sempre nella serata di sabato 31 maggio, si terrà inoltre la cerimonia di premiazione della 49ª edizione del Concorso nazionale della Bontà e del Premio della Bontà “sant’Antonio di Padova” all’Auditorium Pollini di Padova.
Sabato 7 giugno, molti gli appuntamenti: alle ore 16 il tradizionale pellegrinaggio dell’Unitalsi; alle ore 18 il pellegrinaggio delle Arciconfraternite e associazioni della Basilica; presiederà la liturgia mons. Luis Manuel Cuna Ramos, prelato del Sovrano militare Ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, per la prima volta alla Tredicina. Alle ore 21 torna l’appuntamento con la Notte di Miracoli, serata di preghiera ed evangelizzazione per giovani.
Domenica 8 giugno, alle ore 11, la messa per i genitori colpiti dalla perdita di un figlio, presieduta dal card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi, che torna per la seconda volta alla celebrazione della Tredicina in Basilica; alle ore 18 il pellegrinaggio della Comunità di Sant’Egidio accompagnato dal card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Cei.
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