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La Uil Scuola di Reggio Calabria lancia un allarme sulla situazione degli edifici scolastici inagibili, chiedendo interventi urgenti da parte delle autorità.
Numerosi dirigenti scolastici del Comune di Reggio Calabria hanno segnalato che, nei mesi scorsi, sono stati effettuati carotaggi sulle strutture portanti delle loro scuole, ma non si è proceduto al ripristino delle condizioni preesistenti. Secondo quanto denunciato, esisterebbe un concreto rischio che questi plessi vengano dichiarati inagibili senza che vi siano strutture alternative idonee ad accogliere gli studenti, come accaduto già negli anni precedenti.
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Questa situazione è stata messa in evidenza dalla Uil Scuola di Reggio Calabria, che ha espresso forte preoccupazione in una nota ufficiale, facendo appello alle forze politiche affinché si attivino prontamente.
La Uil Scuola sottolinea l'urgenza di prendere coscienza delle necessità organizzative delle scuole. «È necessario rendersi conto che la scuola ha bisogno di organizzare gli ambienti di apprendimento per tempo, prima dell'inizio delle lezioni. Un nuovo anno scolastico sta per iniziare e ci ritroviamo ancora una volta con classi senza docenti, personale ATA sovraccarico di lavoro e l'ATP di Reggio Calabria che rincorre i gravi ritardi del Ministero».
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«Il 16 settembre circa 73.000 studenti reggini inizieranno le attività didattiche ed entreranno nelle loro rispettive classi, speriamo in massima sicurezza e nei loro plessi con i docenti e con tutti i lavoratori della scuola nominati nei tempi», evidenzia ancora il sindaco.
Simone Veronese, coordinatore della Uil Scuola della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha pubblicato l'elenco delle scuole a rischio chiusura nella città per come riportato nella nota del settore tecnico. Di questi plessi scolastici, si legge nella nota, «si rappresenta la necessità di inibire in via prudenziale e con decorrenza immediata l'accesso a tutti i locali».
L'elenco delle scuole include ben due importanti plessi a Catona: Dante Alighieri (plesso principale secondaria di primo grado) di via Figurella e il Distaccamento Dante Alighieri (secondaria secondo grado di Via Nazionale, Catona; il plesso Klearcos (secondaria 1°) di Archi Cep dell'Istituto comprensivo Falcomatà-Archi; la scuola Melissari (primaria) di Via di Tre Mulini dell'Istituto comprensivo Carducci da Feltre; il Galluppi (primaria)di Via Botteghelle, appartenente all'Istituto comprensivo Galluppi-Collodi-Bevacqua - Corrado Alvaro-Giudice Scopelliti.
Dell'elenco fanno parte, inoltre, il plesso Vitrioli che ospita la secondaria di primo grado dell'Istituto comprensivo Vitrioli-Principe di Piemonte - Galileo-Pascoli; l'Edificio Nord della scuola primaria Frangipane dell'Istituto comprensivo De Amicis-Bolani e il plesso Pythagoras di Ravagnese dell'Istituto comprensivo Nosside Pythagoras - Giuseppe Moscato.
A questi plessi si aggiunge la scuola di Condera (primaria), già verificata nel 2023, dove a breve inizieranno i lavori di riqualificazione.
Nella stessa nota del settore istruzione, in oltre, si chiede agli Istituti comprensivi interessati «di voler valutare, a stretto giro, la possibilità di riorganizzare gli spazi a propria disposizione, provvedendo a redistribuire le classi attualmente ospitati nei summenzionati plessi e ad indicare allo scrivente ufficio dove dette classi andrebbero, in caso, trasferite».
Questa situazione «è il risultato di una mancata programmazione e di investimenti nell'edilizia scolastica negli ultimi trent'anni», afferma Veronese che parla, inoltre, di «un disastro annunciato che colpirà non solo le famiglie degli alunni di questi plessi, ma l'intera città, poiché per ricollocare questi studenti si dovrà provvedere nel breve termine a turnazioni o al sovraffollamento degli istituti limitrofi, con l'occupazione di palestre, aule magne e laboratori».
Considerando che altri plessi, come quelli di Gallico, Mazzini e Ibico, sono stati chiusi negli ultimi anni e mai riaperti, i tempi per tornare alla normalità saranno lunghi. «Proprio ieri noi della Uil Scuola avevamo lanciato l'allarme», ha ribadito Veronese, sottolineando la necessità di interventi immediati per evitare che la situazione peggiori ulteriormente e comprometta l'intero sistema educativo della città.
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Da qui l'invito della Uil Scuola alle autorità competenti a prendere misure concrete per garantire un ambiente di apprendimento sicuro e adeguato per tutti gli studenti di Reggio Calabria.
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