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Proprio in questi giorni, Reggio Calabria sta ospitando le riprese di un film girato quasi interamente nella città dello Stretto. Dal lungomare, a piazza Duomo, ma anche altri luoghi suggestivi del territorio cittadino sono stati trasformati in set cinematografici. Altre produzioni sono state realizzate negli ultimi due anni e si apprestano a debuttare sullo schermo.
Come già avvenuto qualche decennio fa (erano i primi anni duemila), la Calabria e Reggio, in particolare, stanno rivivendo una nuova stagione legata alle produzioni cinematografiche nazionali.
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La città calabrese dello Stretto, negli ultimi due anni, è tornata ad essere una sorta di set cinematografico a "cielo" aperto, ospitando le riprese di alcuni film ed anche serie di successo proposte dalla più note piattaforme on demand.
A Reggio sono ancora in corso le riprese del film, dal titolo ancora provvisorio, "Tutto al suo posto", realizzato da Pepito Produzioni Srl, diretto dal regista Giorgio Romano. Il lungomare, così come altri luoghi di interesse della città stanno ospitando i vari "ciak". Nell'ultima settimana, per esempio, il centro cittadino è stato blindato per consentire la registrazione di molte scene necessarie a costruire il film, per la curiosità di molti automobilisti e passanti.
«La produzione cinematografica è la base per una nuova narrazione di Calabria. Solo nel 2022 sono stati finanziati 22 tra film e fiction, 13 documentari e 12 cortometraggi, tutti girati in Calabria, tutti proiettati a rappresentarne, al meglio, le bellezze e la storia di una Regione che si vuol far conoscere e valorizzare», spiega Giusi Princi, vicepresidente della Giunta regionale della Calabria.
C'è dunque una finalità promozionale per la regione, nel proporsi quale set ideale per la realizzazione di varie pellicole. «Obiettivo delle sceneggiature - aggiunge Princi - è infatti valorizzare i paesaggi calabresi, la cultura identitaria della nostra regione, il patrimonio storico e antropologico; è quello cioè di riuscire a rappresentare una Calabria contemporanea, lontana da desueti stereotipi legati a racconti di una terra fatta di arretratezza e malaffare».
Tra le produzioni già chiuse realizzate proprio a Reggio Calabria c'è una serie tv che ha ottenuto un buon successo nella precedente stagione proposta dalla piattaforma on demand Prime Video. Già da qualche giorno può essere visionata. Si tratta della serie "Monterossi", con protagonista Fabrizio Bentivoglio, volto noto del grande schermo e dei palcoscenici.
Il lancio della seconda stagione ambientata è stato alla Cittadella regionale, nel corso di un incontro a cui era presente la stessa vicepresidente Princi. Presenti all’iniziativa il regista Roan Johnson, uno dei principali interpreti, Diego Ribon, il produttore delegato di Palomar, Antonio Badalamenti, ed il Project Manager di Calabria Film Commission, Giampaolo Calabrese.
La serie, prodotta da Palomar in collaborazione con Prime Video, è stata realizzata con il sostegno finanziario della Calabria Film Commission e girata tra Milano e la Calabria.
«Oltre a promuovere la Calabria trasformandola in un set cinematografico, queste produzioni – ha evidenziato la vice presidente - rappresentano una linfa importante per il tessuto economico della regione. In riva allo Stretto le troupe hanno lavorato per 4 settimane, coinvolgendo maestranze del settore e tecnici locali».
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Il finanziamento di 300 mila euro ricevuto dalla Calabria Film Commission, è stato interamente speso dalla produzione sul territorio, tra professionalità e servizi, come residenze, alberghi, servizi tecnici, catering, maestranze calabresi sul set. «Questo cambio di marcia ha determinato l’arrivo di diverse produzioni in Calabria alcune delle quali hanno già animato i set in regione, come il film dei Manetti Bros “US Palmese”, affermati registi che hanno realizzato in Calabria anche “Diabolik chi sei?” con Monica Bellucci e Valerio Mastandrea, presentato all’ultimo Festival del cinema di Roma», ha evidenziato Giusi Princi.
La vicepresidente ha elencato ancora tutte le altre importanti produzioni che hanno scelto la Calabria: “Home Education” di Andrea Diana, girato in Sila, prodotto da Warner Bros ed Indiana; la serie televisiva per teenagers “Kids Me”; Madame Luna di Daniel Espinosa, un lavoro dal respiro internazionale; il docufilm Semidei di Fabio Mollo, sui Bronzi di Riace, presentato alle Giornate degli autori all’ultima Mostra d’Arte cinematografica di Venezia.
«Sono tutte produzioni che contribuiranno ad arricchire il nuovo racconto della nostra regione, portato avanti dal presidente Roberto Occhiuto e dal Commissario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande. Una Calabria sotto i riflettori, dunque, ma finalmente quelli della positività», ancora l'auspicio e la soddisfazione di Giusi Princi.
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