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Con l’inizio della Settimana europea dell’immunizzazione, l’Oms e l’Unicef esortano i Governi e le comunità ad “agire ora: proteggere i risultati ottenuti in passato, colmare le lacune nell’immunizzazione e garantire che i vaccini raggiungano tutti, ovunque. Solo così i Paesi potranno progredire verso una maggiore sicurezza sanitaria, stabilità sociale e prosperità per i loro cittadini”. In un comunicato congiunto, le due organizzazioni denunciano che “le malattie prevenibili con vaccino stanno ritornando in tutta la Regione Europea, mettendo a rischio milioni di vite”. Dal morbillo alla pertosse, alla difterite, le malattie che un tempo pensavamo fossero state consegnate alla storia stanno aumentando in tutta l’Europa e l’Asia centrale – che comprendono 53 Paesi. “I progressi faticosamente compiuti negli ultimi decenni sono in pericolo”, è il monito. “Non perché non abbiamo gli strumenti, ma perché non tutti vengono raggiunti dai vaccini salvavita. In parole povere, l’autocompiacimento è pericoloso, persino mortale”. Da qui l’appello: “Oggi è inaccettabile che un bambino muoia di tetano o difterite, rimanga
Le conseguenze sono già visibili. Nel 2024, i casi di morbillo nella Regione europea hanno superato i 127.000, il numero più alto registrato in 27 anni. I casi di pertosse hanno raggiunto gli 87.000 nel 2023, il numero più alto degli ultimi 29 anni. Anche i casi di difterite segnalati sono aumentati, raggiungendo i 578 nel 2022 e i 264 nel 2023, rispetto ai meno di 100 in ciascuno dei 13 anni precedenti. Se queste tendenze continueranno – avvertono Unicef e Oms -, il conseguente impatto di malattie prevenibili da vaccino potrebbe ostacolare la capacità dei sistemi sanitari di gestire i casi e la loro capacità di affrontare le nuove sfide sanitarie che si presentano. Ecco perché l’Oms e l’Unicef chiedono a tutti i Paesi di preservare con urgenza i preziosi risultati ottenuti in passato nel campo della salute pubblica, adottando tre misure concrete: continuare a finanziare i vaccini e i servizi di immunizzazione; rendere le vaccinazioni tempestive facilmente accessibili a tutti; costruire la fiducia del pubblico nei vaccini comunicando in modo chiaro.
Fonte: Agensir
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