Avvenire di Calabria

Settimana sociale: Nerozzi (segretario Comitato), “dopo il Giubileo ci saranno eventi regionali. Riappropriarci di tanti spazi per il bene delle comunità e del Paese”

di Redazione Web

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“A Trieste abbiamo ascoltato molte parole, parole importanti, che ci hanno scaldato il cuore, parole che ci hanno anche fatto riflettere, ci hanno riportato alle radici del nostro essere comunità nazionale, comunità democratica”. Lo ha affermato stasera Sebastiano Nerozzi, segretario del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, nel corso della presentazione online del volume “Al cuore della democrazia” dedicato ai lavori della 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia svoltasi ad inizio luglio 2024 a Trieste.
Un “libro importante”, edito da “IL Mulino” – ha spiegato – che “contiene le relazioni, gli incontri, i discorsi, le omelie che abbiamo ascoltato durante la Settimana sociale di Trieste”. “Questo libro è un libro su cui iniziamo oggi a riflettere”, ha proseguito anche per continuare ad alimentare “un percorso di partecipazione e di elaborazione condivisa di piste nuove per ravvivare e curare il cuore della democrazia nel nostro Paese”. “La Settimana sociale – ha ammonito – non è un evento, è un processo e quindi anche la sua metabolizzazione ha bisogno di tempi, ha bisogno di tappe”. Quella odierna “è una prima tappa, ne vivremo molte a breve”, ha annunciato: “Nei prossimi giorni verranno pubblicati i risultati dei Laboratori della partecipazione online sul sito che verranno presentati l’11 giugno in diretta online da Trieste”. Il 12 giugno ci sarà un incontro a Reggio Calabria, il 13 a Loreto. “Un momento qualificante – ha proseguito – per noi sarà quello del 25 giugno alle 15 a Roma, presso la Camera dei deputati, con la vicepresidente della Camera, Anna Ascani, che ci offrirà la possibilità di confrontarci anche con i parlamentari che saranno presenti”. “Trieste – ha ribadito – è stato l’inizio di un cammino delle Chiese in Italia e noi abbiamo visto in questi mesi, girando, visitando tanti luoghi, la voglia che c’è proprio di portare la dinamica della Settimana sociale nei territori, di riviverla, di rivivere le Piazze della democrazia, di rivivere i Villaggi delle buone pratiche, di creare momenti di incontro aperti alla città, di creare momenti in cui riflettiamo sui temi e i problemi del territorio”. “In questi mesi – ha raccontato – molte cose stanno succedendo, molte diocesi si stanno muovendo, molti gruppi, associazioni, si sta preparando all’indomani del Giubileo che ci accompagna in questo 2025, per Settimane sociali regionali in cui aiutandosi, mettendo insieme forze, competenze e esperienze diverse è possibile rivivere insieme questa dinamica”. “Le ‘buone pratiche’ nei territori non sono solo esperienze isolate”, ha evidenziato, ricordando che “i relatori alla Settimana sociale ci hanno invitato a fare rete, ci hanno invitato ad uscire anche dal nostro particolare per creare delle alleanze che durano nel tempo e che abitano i territori, riavvicinando i cittadini alla politica”. E, nell’invocare il “superamento della separazione fra ciò che è il prepolitico e il politico” Nerozzi chiarito: “Adesso ci dobbiamo riappropriare di tanti spazi e pensare che questo è un servizio che facciamo non solo alle nostre comunità ma anche al Paese che in questo momento ha molto bisogno di comunità vive, di buone pratiche attive”.

Fonte: Agensir

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