Calcio: Amnesty International e altre 20 organizzazioni contro i Mondiali 2034 in Arabia Saudita
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“A 80 anni dall’Olocausto – La diplomazia della Santa Sede in favore degli ebrei: il caso degli ungheresi”. Questo il tema del convegno promosso per il pomeriggio di domani, a Roma, dall’Ambasciata d’Ungheria presso la Santa Sede e il Sovrano Militare Ordine di Malta, dal Nazional Archives of Hungary, dal Holocaust Budapest Memorial Center, dall’Archivio Apostolico Vaticano, dall’Archivium Romanum Socialitatis Iesu.
I lavori, ospitati dalle 15 presso l’Accademia d’Ungheria di via Giulia, saranno aperti dai saluti di Krisztina Lantos (direttrice dell’Accademia d’Ungheria in Roma), di Eduard Habsburg-Lotharingiai (ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede), del rabbino Jonatán Megyeri (Comunità ebraica unita d’Ungheria) e del card. Péter Erdő; previsto anche un videomessaggio del rabbino capo lomó Köves (Comunità ebraica unita d’Ungheria).
Tre le sessioni di studio previste, nelle quali si alterneranno archivisti e ricercatori ungheresi, francesi, italiani, slovacchi. La prima, moderata da Giordana Terracina (Università Luiss Guido Carli), approfondirà i temi: “La Santa Sede e il soccorso agli ebrei ungheresi. I risultati di un lavoro di squadra” (Krisztina Tóth, ambasciata di Ungheria presso la Santa Sede), “Jews, priests, fascists. New documents on the persecution and rescue of Jews in the Arsi and the Asrs” (László Karsai, Università di Szeged e Hun Ren Centro di ricerca sulle scienze sociali, Istituto per gli studi sulle minoranze) e “Documents relating to the diplomatic rescue of Hungarian Jews in the collection of the Hungarian National Archives” (Laura Csonka, Archivio nazionale ungherese). Nella seconda, moderata da p. Viliam Štefan Dóci (Institutum Historicum Ordinis Praedicatorum), si parlerà di “La diplomazia della salvezza e il ruolo della Nunziatura Apostolica a Budapest” (Matteo Luigi Napolitano, Università degli studi del Molise), “Andrea Cassulo, Apostolic Nuncio in Bucharest. Diplomatic techniques in favor of the Jews” (Attila Jakab, Centro Memoriale dell’Olocausto in Ungheria), e “Persecuzione e deportazione degli ebrei della Slovacchia fra la pressione del Terzo Reich e la resistenza dell’episcopato (1939–1945)” (Peter Slepčan, Università Comenio di Bratislava). Nella terza e ultima sessione, moderata da p. Landry Védrenne (Institut Catholique de Paris), le relazioni riguarderanno “Pie XII, les évêques et le sauvetage des Juifs 1940-1944 (Yagil Limore, Università Sorbonne), “Cattolici ed ebrei, Resistenza lungo il confine svizzero nell’Italia del nord” (Sergio Favretto, Fondazione Giovanni Goria) e “The Historical Archives of the Secretariat of State and the Jews” (Johan Ickx, Archivio storico della Segreteria di Stato).
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