Avvenire di Calabria

Il cammino dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova sarà aperto dalla riflessione del gesuita, padre Sergio Sala

Sinodo, domani la prima tappa in Cattedrale

L'arcivescovo Morrone "detta" i tempi dei lavori fino a maggio: quattro appuntamenti mensili per tutti i fedeli

di Redazione Web

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Sinodo, domani la prima tappa in Cattedrale. Il cammino dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova sarà aperto dalla riflessione del gesuita, padre Sergio Sala. L'arcivescovo Morrone "detta" i tempi dei lavori fino a giugno: quattro appuntamenti mensili; dalla lectio diocesana all'impegno coi "lontani".

La prima tappa del Sinodo

Sarà padre Sergio Sala della Compagnia di Gesù ad aprire il cammino sinodale voluto da Papa Francesco a Reggio Calabria. L'appuntamento è per domani, 3 novembre, alle 18 presso la Basilica Cattedrale. La lectio del gesuita sarà trasmessa anche in diretta streaming sulla pagina Facebook di Avvenire di Calabria (qui il link diretto).

Il percorso del sinodo in diocesi

Quella di padre Sala non sarà un'esperienza "isolata". Infatti, tutti i primi mercoledì dei mesi da novembre a giugno saranno caratterizzati dalla lectio diocesana sugli Atti degli Apostoli. Si tratta del primo momento di un cammino articolo in quattro tappe mensili.

Le altre tre prevedono: la riflessione parrocchiale, partendo dalla lectio di padre Sala; il confronto all'interno di gruppi, associazioni e movimenti presenti in parrocchia; e, infine, la condivisione dei temi con quanti non frequentano le comunità, i cosiddetti "lontani".


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Le scelte della diocesi reggina

«Che tempi ci diamo?». A chiederselo è monsignor Morrone, guida della Chiesa reggina. «In ogni mesi abbiamo quattro "movimenti": la prima settimana è dedicata alla lectio diocesana». Le riflessioni di padre Sala saranno sugli Atti degli Apostoli. Perché? «È l'esperienza primordiale della Chiesa, quella fondativa, a cui noi cristiani dobbiamo fare riferimento per andare avanti».

«Durante tutte le settimane, il tema di fondo è l'ascolto» spiega Morrone «troppe volte diamo per scontato che siamo capaci di ascoltare. Ma si tratta di un lavoro impegnativo perché vuol dire accogliere l'altro. Ma mi chiedo e vi chiedo: come possiamo ascoltare Dio se non riusciamo ad ascoltare chi ci sta accanto? È difficile, ma non è impossibile».


PER APPROFONDIRE: Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia: le tappe


L'invito dell'arcivescovo

«Rimettiamoci in cammino» ha detto l'arcivescovo di Reggio Calabria - Bova, monsignor Fortunato Morrone. «Chiedo a tutti e ciascuno di camminare insieme. Non rimaniamo "bloccati" nella storia: spingiamoci fuori e impariamo a vivere al meglio la nostra vita» aggiunge il pastore. «Torniamo a essere come i primi cristiani - sottolinea Morrone - che venivano chiamati "quelli della via". Gesù è colui che ci conduce lungo la via: il processo sinodale è prendere consapevolezza che siamo popolo santo di Dio in cammino».

«Vi chiedo una bella partecipazione; papa Francesco ci chiede di partire "dal basso". Ma cosa significa?» si interroga il presule. Che prosegue: «Una comunità che si muove insieme. Tutti impariamo dall'unico maestro che è Gesù»

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