Calabria, le imprese puntano sul rilancio delle infrastrutture
Il presidente di Unioncamere Tramontana: «Le priorità di intervento sono su 106, alta velocità, accessibilità aeroportuale, sviluppo del Porto di Gioia Tauro»
Trenta misure cautelari sono state eseguite oggi dai carabinieri nelle province di Catanzaro, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Monza e Brianza e Roma, su richiesta della Procura della Repubblica Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. I soggetti sono gravemente indiziati dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione, tentata e consumata, anche con l'aggravante mafiosa, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi anche clandestine e da guerra, detenzione di materiali esplodenti e furto.
Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
L'attività di indagine, denominata "Anteo", diretta dalla Procura distrettuale di Catanzaro e condotta dai carabinieri di Soverato, a partire dal marzo 2017 ha consentito di individuare una specifica organizzazione dedita al traffico di cocaina, hashish, marjuana, metadone ed eroina nel basso Ionio-catanzarese, con il suo centro nevralgico nell'entroterra dell'area del soveratese, in particolare nel comprensorio di Chiaravalle e comuni limitrofi e con proiezioni nelle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Le investigazioni hanno permesso di documentare anche il traffico di armi e di esplosivi che venivano approvvigionati, per la loro successiva immissione nel mercato illecito, prevalentemente attraverso la commissione di furti in abitazioni e in attività commerciali. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati ingenti quantitativi di sostanze stupefacente, nonché numerose armi, sia lunghe che corte, di diverso calibro, anche da guerra, numerose munizioni, rilevanti quantitativi di esplosivo tipo tritolo, una bomba a mano.
Il presidente di Unioncamere Tramontana: «Le priorità di intervento sono su 106, alta velocità, accessibilità aeroportuale, sviluppo del Porto di Gioia Tauro»
I servizi di prossimità non vanno in vacanza, si rinnova l’impegno per gli ultimi del territorio. Ecco dove poveri e indigenti potranno trovare insieme a un pasto caldo anche un sorriso.
Il confronto presso il Centro del Laicato di Gioia Tauro. Nel corso dell’incontro anche una riflessione sull’autonomia differenziata alla luce del recente documento della Cec.