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“Mi chiedo spesso cosa significhi essere una città. La città non è un accampamento militare organizzato per un nemico comune da combattere. Milano non ha questo nemico”. A dirlo è stato l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, intervenendo oggi alla conferenza stampa di presentazione di “Soul Festival di spiritualità”, svoltasi presso Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. Promossa dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’arcidiocesi di Milano, con il patrocino del Comune e il sostegno di molti partners, l’iniziativa, alla sua seconda edizione, è dedicata al tema, “Fiducia, la trama del noi”. E proprio in riferimento al titolo, Delpini ha aggiunto: “La città non è un alveare, luogo molto efficiente il cui scopo è produrre miele a costo della vita di chi lavora; Milano non è nemmeno finalizzata a produrre, anche se qui si produce molto, e non è organizzata in base a principi di efficienza. Non è un mercato, anche se qui si vende e si compra molto”.
Cosa è, allora, la città? – si è chiesto il presule. “Con questo Festival intendiamo dire che Milano ha ragioni profonde per sentirsi una comunità e che né l’interesse, né l’efficienza, né la paura le possono darle un’identità. Milano è una città perché ha come sua anima la fiducia. Cerca le ragioni profonde per un convivere che ha la fiducia come suo clima generale. C’è una radice profonda per il nostro convivere che risiede nell’anima, e dobbiamo avere linguaggi adeguati per interpretarla in modo che gli uomini e donne di oggi possano abitare la loro interiorità, sentendosi parte di una storia comune, con tutte le diversità e contrapposizioni che rimangono e che sono legittime».
Fonte: Agensir