Avvenire di Calabria

Strage di Ustica: Lepore (Bologna), “preservare memoria, continuare a chiedere verità e giustizia”. Lagalla (Palermo), “pretendere trasparenza, responsabilità, giustizia”

di Redazione Web

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“La memoria non ha solo un valore di documentazione del passato, è un impegno democratico per il presente ed il futuro della nostra comunità”. Lo afferma il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, in un video pubblicato sul sito web dell’Anci per la rubrica “Accadde in città”, in occasione del 45° anniversario della strage di Ustica. Rivolgendosi in una lettera ideale a Daria Bonfietti, presidente dell’associazione e della Fondazione dei familiari, Lepore ricorda che l’anniversario “arriva dopo l’amara conclusione delle indagini della Procura di Roma, che ha chiesto l’archiviazione prendendo atto di non riuscire ad identificare la nazionalità dei caccia in assetto da guerra nei cieli di Ustica e a individuare i responsabili”. Secondo il sindaco di Bologna, “dire che la verità non è raggiungibile, non è accettabile, proprio perché ci sono state omissioni, sparizioni di documentazione, reticenze, depistaggi e, soprattutto, la mancanza di collaborazione internazionale”. “Abbiamo il dovere di preservare la memoria della strage e promuovere la riflessione sulla storia e le sue conseguenze sulla democrazia, che è una conquista mai definitiva. Come sindaco di Bologna – conclude Lepore – voglio dirvi ancora una volta che l’archiviazione non sarà la fine di questa storia. Tutti insieme continueremo a chiedere verità e giustizia, fino in fondo”.
“Rivolgo un pensiero commosso alle 81 vittime innocenti e un sentito abbraccio ai familiari che, con dignità e coraggio, da 45 anni chiedono verità e giustizia”, ha dichiarato da parte sua il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: “La mia città è vicina a Bologna in questo giorno di memoria dolorosa ma necessaria”. “La strage di Ustica è una ferita ancora aperta nella coscienza del nostro Paese, un buio che solo la piena verità può illuminare. Ricordare significa assumersi la responsabilità di non dimenticare e continuare a pretendere trasparenza, responsabilità, giustizia. Il silenzio e l’oblio non possono essere accettati. Come città che ha conosciuto il dolore delle stragi mafiose – ha concluso il sindaco – Palermo sa quanto sia importante l’impegno civile, la verità storica, la memoria condivisa”.

Fonte: Agensir

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