
Diocesi: Adria-Rovigo, “si chiude una vicenda dolorosa”. Assolto don Onyenso dalla Corte di appello
Diocesi: Adria-Rovigo, “si chiude una vicenda dolorosa”. Assolto don Onyenso dalla Corte di appello
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“Qui a Pompei tutto parla di Bartolo Longo, grande innamorato di Maria, ma anche grande operatore nel campo sociale in aiuto ai poveri e bisognosi. Attorno al santuario di Pompei, egli volle far nascere una vera cittadella della carità”. Lo ha detto, stamattina, il card. Giovanni Battista re, decano del Collegio cardinalizio, all’inizio dell’omelia della messa da lui presieduta a Pompei, in occasione della supplica alla Madonna dell’8 maggio.
“Con passare del tempo apprezziamo sempre di più la grande intuizione di Bartolo Longo. Egli sentì nel suo cuore che non si poteva erigere un tempio per pregare la Madonna senza circondarlo di un grande spazio di fraternità dove i poveri, i bambini orfani, gli abbandonati, i figli dei carcerati si sentissero a casa loro sotto la protezione della Madonna – ha proseguito -. La ‘Nuova Pompei’ è un affascinante e concreto racconto dal vivo di come l’amore per Dio non può essere che amore per il prossimo. Questa è una terra che parla di Vangelo e nel linguaggio che il Vangelo predilige: quello delle opere. È per questo che la ‘Nuova Pompei’ è come una parabola senza tempo che continua a testimoniare, ai nostri giorni, il primato dell’amore, la forza redentiva della Misericordia, la fecondità di quell’attenzione privilegiata ai poveri e agli indifesi che, quando è realmente praticata, non lascia solo tracce, ma trasforma e fa nuove tutte le cose”.
Il porporato ha avvertito: “La città dalla quale eleviamo oggi la supplica alla Vergine, il luogo dal quale preghiamo con le parole uscite dal cuore ardente del Fondatore, non è una favola d’altri tempi. La sua è una storia con tanto di garanzia: prima pietra della costruzione della Nuova Pompei fu il santuario alla Vergine. Da quel punto si aprì il compasso della carità che, attraverso le opere, disegnò il volto anche urbanistico della Città. Tutto è nato nel segno di Maria, ma tutto è avvenuto nel nome di Cristo, del quale, come Madre indica la strada”.
Ma “la storia, quella civile come quella ecclesiale, non si ferma. Anche in questo senso Pompei rappresenta un emblema forte: il suo campanile, di cui tra pochi giorni si celebrerà il centenario dell’inaugurazione, svetta, come pochissimi altri, su un tessuto urbano tra i più densamente abitati d’Europa. Non è un santuario ‘sopra al monte’, ma nel vivo di una Città che è al tempo stesso centro e periferia, segnata da due storie, quella antica che la maestosità degli Scavi lascia leggere come un libro miracolosamente aperto, e la ‘Nuova Pompei”’ dove il miracolo della carità è tanto nelle fondamenta quanto nel presente”.
Il card. Re ha osservato: “Da Bartolo Longo, che presto con gioia venereremo come Santo, ci viene un forte richiamo ad un serio impegno per una società più giusta, più umana e più fraterna, sostenendoci a vicenda come figli di Dio e membri della medesima famiglia umana”.
“Nella supplica di oggi preghiamo perché lo Spirito Santo faccia eleggere il Papa di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno. Un Papa che rafforzi la fede in Dio in un mondo che ha un grande progresso tecnico ma tende a dimenticare Dio”, ha concluso il porporato.
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