Avvenire di Calabria

Supplica Madonna di Pompei: card. Re, “l’autentica devozione alla Vergine Maria porta a Cristo”

di Redazione Web

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“Qui nel centro spirituale di Pompei, voluto da Bartolo Longo, che a breve sarà festeggiato come Santo nel mondo intero, le parole che sono risuonate nel Vangelo ci portano col pensiero e col cuore a Nazareth, che allora era un villaggio in una provincia marginale dell’Impero romano, mentre in questi giorni invece è in una zona straziata da un’orribile guerra con innumerevoli morti e distruzioni”. Lo ha ricordato, stamattina, il card. Giovanni Battista re, decano del Collegio cardinalizio, all’inizio dell’omelia della messa da lui presieduta a Pompei, in occasione della supplica alla Madonna dell’8 maggio.
“Per realizzare il suo piano di salvezza dell’umanità, Dio ha voluto il libero consenso della Vergine Maria. In un certo senso, possiamo dire che lo ha condizionato a questo consenso, dato in piena libertà. Per creare l’uomo Dio ha agito da solo”, ha evidenziato il porporato, sottolineando che, “per redimere l’umanità, Dio ha chiesto il consenso della Madonna. La sorte di tutti gli uomini e di tutte le donne è dipesa dal ‘sì’ di una donna. Non si è trattato solo di accettare la maternità, ma di accettare tutto il progetto divino, fino al Calvario, dove la Madonna rimase in piedi, presso la croce”. E “da quel momento Maria è coinvolta, per decisione di Dio, in un meraviglioso ruolo di collaborazione per la salvezza dell’umanità, mediante la redenzione operata da Cristo. Da quel giorno la storia del mondo è cambiata, perché il Figlio di Dio è entrato nella storia umana e si è fatto uomo”. Per il cardinale, “quel ‘sì’ pronunciato da Maria fu, innanzi tutto, un atto di fede, prima ancora che un atto di obbedienza. Quel ‘fiat’ fu un fidarsi di Dio: fu un mettere nelle mani di Dio la propria vita”.
il card. Re ha aggiunto: “Nessuna creatura ha avuto una vicinanza e un legame con Dio come li ha avuti la Vergine Maria, la quale è presente in tutti i momenti decisivi della storia della salvezza. La Beata Vergine Maria è nel cuore del mistero dell’incarnazione: il Figlio di Dio si è fatto uomo nascendo da Lei. Noi lo abbiamo ricevuto da Lei. Dio, nei suoi disegni misteriosi, ha scelto questa strada perché Cristo venisse a noi come vero uomo, e noi non possiamo trovare una via migliore per arrivare a Lui, se non passando attraverso la Madonna”.
La missione della Vergine Maria è “di condurre ogni uomo e ogni donna a Dio. La Madonna è totale relazione a Cristo, per cui, onorando la Madonna, glorifichiamo il Figlio di Dio. L’autentica devozione alla Madonna porta a Cristo, dal Quale proviene ogni dono e ogni grandezza – ha chiarito il decano del Collegio cardinalizio -. Nelle vicissitudini liete e tristi della vita noi possiamo sempre contare sulla Beata Vergine Maria, che è vicina a Dio e pertanto può intercedere per noi e, contemporaneamente, è vicina a noi con materno affetto e nulla le sfugge delle nostre preoccupazioni e dei nostri affanni, perché ci è stata assegnata come nostra madre da Gesù là sul Calvario, nel momento supremo della sua vita, tra gli spasimi atroci che la crocifissione comportava”. È “ai piedi della Croce di Gesù morente che è nata la maternità spirituale della Madonna nell’orizzonte dell’intera umanità; una maternità animata dal desiderio di aiutarci a crescere spiritualmente e dalla premurosa attenzione a tutti i bisogni e a tutte le sofferenze di ogni creatura umana; sempre disponibile ad accorrere in soccorso”.

Fonte: Agensir

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