Avvenire di Calabria

Sussidiarietà: Mattarella, “albero dai molti rami, coltivarlo è un grande servizio al Paese”. “Autonomie incompatibili con regimi autoritari”

di Redazione Web

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“Le autonomie, territoriali e sociali, sono con evidenza incompatibili con i regimi autoritari, e proprio la loro inibizione è spesso la cartina di tornasole di restringimento delle libertà. Ecco allora il contributo che esse recano vivificando libertà e democrazia di un popolo con la loro semplice esistenza. Contributo che trascende le finalità specifiche che le ha mosse, per divenire collante di una identità comune”. Lo ha sottolineato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’incontro con una delegazione della Fondazione per la sussidiarietà nel corso del quale gli è stato consegnato il primo “Premio sussidiarietà”.
“Le identità plurali delle nostre comunità, locali, sociali, sono frutto del convergere delle persone verso mete comuni e, a loro volta, partecipano della costruzione del percorso verso il bene comune della nostra società”, ha proseguito il Capo dello Stato, evidenziando che “in questa maniera si invera la democrazia che è fatta di sostanza e non di mera forma; di eguaglianza dei cittadini, che si realizza rendendo effettivi i diritti sociali, attraverso l’intervento del servizio pubblico e di ogni altro soggetto che può concorrere allo sviluppo del Paese e al benessere delle sue comunità”. “Le comunità che si organizzano, la solidarietà che prende forma associativa, la mutualità, il volontariato, il Terzo settore costituiscono risorsa insostituibile”, il tributo del presidente, per il quale “lo spazio pubblico non vive di polarizzazione tra il potere delle istituzioni da un lato e il singolo individuo dall’altro. Senza comunità intermedie anche il riconoscimento dei diritti viene messo a rischio”. “Per affrontare le sfide locali come quelle nazionali, come quelle globali, è indispensabile rilanciare la cultura che viene espressa dal ‘noi’”, il monito di Mattarella: “‘Noi’ come responsabilità comune, ‘noi’ come volontà di partecipazione, ‘noi’ come costruzione di comunità larghe e aperte”. “L’albero della sussidiarietà ha molti rami. Coltivarlo è un grande servizio al nostro Paese”, ha concluso il Capo dello Stato.

Fonte: Agensir

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