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“Ancora una volta siamo costretti a manifestare tutta la nostra stanchezza per questa guerra, che ci ha logorato tutti, come mai prima di ora. Mai abbiamo visto in questi ultimi decenni così tanta violenza e odio. Diventa davvero difficile vedere una luce in questa lunga notte di dolore. Ma allo stesso tempo non vogliamo e non possiamo arrenderci all’arroganza, al potere della violenza, al ciclo di ritorsioni e vendette, e rimanere inermi di fronte alle macerie umane che tutto questo sta causando”. Lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, celebrando sabato scorso, nel santuario mariano di Deir Rafat la solennità di Maria, Regina di Palestina. “Per questo – ha ribadito – siamo ancora qui, per chiedere l’intercessione della Vergine, per ricevere la forza e il coraggio di continuare a credere nella potenza dell’amore di Dio, per chiedere la forza di continuare ad essere qui in Terra Santa, comunità di uomini e donne che vogliono costruire relazioni di vita, di amore, di dignità e di giustizia”. Commentando il brano dell’Apocalisse proclamato durante la messa, il patriarca ha messo in relazione “il drago” che incarna Satana con “la potenza del male nel mondo” ma, ha spiegato, “per quanto potente, quel dominatore è incapace di sottomettere al suo potere la ‘Donna vestita di sole’ e il figlio che sta per far nascere”. Da qui emerge “una grande verità: nella vita avremo sempre a che fare con il male che imperversa nel mondo. Ma quel male, Satana, nonostante la sua grande, diventa impotente di fronte alla forza di una donna che sta per dare alla luce un figlio, di fronte, cioè alla forza dell’amore che genera vita. È questa la nostra fede, e su questo noi credenti in Cristo fondiamo la nostra vita”. “Chiediamo il dono dello Spirito Santo, perché ci dia la forza, il coraggio e la tenacia poter creare e mantenere tra noi quelle relazioni di dignità e pace. Sappiamo – ha aggiunto il card. Pizzaballa – che questa guerra non finirà presto. Sappiamo che non vedremo presto prospettive di pace. Ma siamo anche certi e crediamo nell’adempimento della Parola del Signore, e che il male non avrà l’ultima parola nella nostra vita e nella vita della Terra Santa. Non ci arrenderemo mai. E qui, ai piedi della Vergine, rinnoviamo questo nostro impegno per la costruzione del Regno di Dio, che è un Regno di ‘giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo’”.
Fonte: Agensir