Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
“Siamo testimoni di un segno di comunione: tutte le Chiese di Gerusalemme sono riunite e unite nella celebrazione dell’Ascensione. Un segno forte, profetico, che ci ricorda che l’unità è possibile ed è testimonianza viva del Vangelo nel cuore della Terra Santa”. Lo ha detto il vicario della Custodia di Terra Santa, padre Ibrahim Faltas, celebrando, a Gerusalemme, la solennità dell’Ascensione. Fin dal primo pomeriggio di ieri, riporta il sito della Custodia, i frati francescani si sono ritrovati in preghiera sul Monte degli Ulivi dove si trova la cappella dell’Ascensione. Dopo l’ingresso solenne del Vicario nella Cappella è seguita la recita dei Vespri, con la processione (tre giri) intorno all’edicola. Di notte la veglia è proseguita con l’Ufficio delle Letture, a cui è seguita la celebrazione di numerose messe. Alle 5 del mattino, la messa solenne è stata presieduta dal Vicario, all’aperto, davanti a un folto gruppo di fedeli. “L’Ascensione non è solo un evento – ha detto padre Faltas – è un mistero che ci interpella. È il sigillo della missione di Cristo e, insieme, il punto di partenza della missione della Chiesa. ‘Dove sono io, là sarà anche il mio servo,’ aveva detto. L’Ascensione è promessa: la nostra umanità è chiamata al cielo, la nostra carne è accolta nella Trinità, le nostre ferite sono avvolte dalla luce eterna”. Il Vicario ha poi rivolto il pensiero alla drammatica realtà di Gaza: “Ma oggi, mentre il Vangelo ci invita a guardare verso l’alto, la realtà ci tira giù. Penso a Gaza distrutta […] e allora, da questa altura sacra, ci viene spontaneo chiedere: dov’è Dio quando l’uomo distrugge ciò che Lui ha creato?. Siamo chiamati a portare il cielo sulla terra, a piantare semi di pace proprio dove tutto sembra perduto. Qui, in Terra Santa, questa chiamata è più urgente che mai: camminare controcorrente, scegliere la fraternità, cercare il volto dell’altro anche quando sembra impossibile. Dobbiamo lavorare alla ricerca e alla costruzione dell’unità”.
Fonte: Agensir