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“La fede, la denuncia e la speranza richiedono anche un aiuto concreto”. Lo ha detto mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, durante la visita in corso a Gerusalemme, dove si è recato per esprimere la solidarietà della Chiesa italiana alla comunità cristiana locale, verificare la possibilità di rafforzare l’aiuto umanitario e valutare una futura visita fraterna da parte di rappresentanti dell’Episcopato italiano. “Vogliamo condividere nella fede la speranza di un mondo migliore – ha aggiunto – ma anche lo sdegno per una violenza ingiusta che calpesta la dignità dell’uomo. È necessario che le violenze si fermino, che siano liberati gli ostaggi e che cessino gli attacchi contro un popolo che non può essere punito in questo modo”. Annunciando una collaborazione con il Patriarcato latino di Gerusalemme, ha spiegato: “Stiamo lavorando all’apertura di un ospedale dentro Gaza. C’è un problema sanitario molto serio e vogliamo farcene carico insieme”. Tra le priorità indicate: sostegno alle famiglie, all’istruzione, ai parroci, ai giovani. “Vogliamo essere con queste comunità, in un’amicizia di fede e di operatività. Anche attraverso il pellegrinaggio, da parte dei vescovi italiani e dei fedeli, come segno concreto di vicinanza e solidarietà”.
Fonte: Agensir