Avvenire di Calabria

Il Governo interviene per fronteggiare i danni causati dagli eventi meteorologici estremi di ottobre nei comuni calabresi più colpiti

Maltempo, stato di emergenza per Reggio Calabria e Catanzaro: stanziati 4,25 milioni di euro

L'intervento su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci

di Redazione Web

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Il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza per alcuni comuni della provincia di Catanzaro e della Città metropolitana di Reggio Calabria, colpiti dagli eventi meteorologici estremi di ottobre 2024. Stanziati 4,25 milioni di euro per i primi interventi urgenti.

Stato di emergenza per Reggio Calabria e Catanzaro

Lo stato di emergenza di 12 mesi è stato dichiarato per alcuni comuni della provincia di Catanzaro e della Città metropolitana di Reggio Calabria, a seguito degli eventi meteorologici estremi verificatisi tra il 19 e il 21 ottobre 2024. Le intense precipitazioni hanno provocato frane, allagamenti e danni a infrastrutture, edifici pubblici e privati, causando anche disagi alla viabilità e ai servizi essenziali.



Il Governo, su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha stanziato 4,25 milioni di euro dal Fondo per le emergenze nazionali. Questi fondi saranno destinati ai primi interventi urgenti per il ripristino delle infrastrutture danneggiate, la messa in sicurezza delle aree a rischio e la salvaguardia della popolazione locale.

Interventi prioritari e gestione della Protezione civile

Le operazioni di intervento saranno coordinate dal Dipartimento della Protezione civile, che agirà attraverso ordinanze specifiche per assicurare l’attuazione delle misure necessarie. L'obiettivo è garantire la sicurezza delle persone e il ripristino dei servizi essenziali, con particolare attenzione alla viabilità locale e agli edifici pubblici strategici.


PER APPROFONDIRE: Calabria, territorio da tutelare: «La chiave è l’uomo»


Le azioni prioritarie comprendono la messa in sicurezza delle aree esposte a rischio idrogeologico, con particolare attenzione ai punti in cui si sono verificate frane e smottamenti. Sarà garantito il ripristino della viabilità nelle zone isolate, compromesse dagli eventi meteorologici, per assicurare la continuità degli spostamenti e dei collegamenti essenziali. Interventi mirati saranno effettuati anche sulle infrastrutture pubbliche e sui servizi primari danneggiati dalle precipitazioni eccezionali, con un impegno diretto per assistere le famiglie evacuate e facilitare il loro rientro nelle abitazioni.

Emergenza anche in Lombardia: Bergamo, Lecco e Brescia

Oltre alla Calabria, il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza anche per le province di Bergamo, Lecco e Brescia, duramente colpite dagli eventi meteorologici estremi verificatisi tra l’8 e il 12 settembre 2024. I fenomeni atmosferici hanno causato frane, esondazioni e allagamenti, provocando danni a infrastrutture, edifici pubblici e privati.

Per far fronte ai primi interventi urgenti in Lombardia, sono stati stanziati 2,8 milioni di euro, sempre a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, con l'obiettivo di garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza e l’assistenza alle famiglie sfollate.

Un'emergenza che richiede risposte rapide

Gli eventi meteorologici estremi verificatisi in Calabria e Lombardia evidenziano la necessità di risposte rapide e coordinate. Le misure adottate dal Governo puntano a garantire la messa in sicurezza del territorio e la protezione della popolazione, rafforzando il ruolo della Protezione civile come strumento operativo fondamentale nelle situazioni di emergenza.



Le operazioni previste si inseriscono in una strategia più ampia di prevenzione e gestione del rischio idrogeologico. Gli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti e violenti, richiedono un potenziamento delle misure di prevenzione e interventi strutturali sul territorio per ridurre la vulnerabilità delle aree esposte.. L'obiettivo principale è garantire la sicurezza delle persone e il ripristino delle aree danneggiate, con particolare attenzione ai servizi essenziali e alle infrastrutture critiche.

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