Avvenire di Calabria

Una mostra tra storia e memoria, per riscoprire l’Italia attraverso le ultime volontà dei suoi protagonisti

“Io qui sottoscritto”: i testamenti dei grandi italiani in mostra a Reggio Calabria

Dal 10 maggio al 1° giugno alla Pinacoteca Civica i documenti inediti di Hack, Totò e dei Grandi Calabresi

di Redazione Web

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Le ultime volontà di personaggi illustri raccontano il Paese da una prospettiva intima e sorprendente: è l’Italia che emerge nella mostra “Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani”, che farà tappa a Reggio Calabria dal 10 maggio al 1° giugno 2025.

Testamenti dei grandi italiani in mostra a Reggio Calabria

Cavour, Garibaldi, De Nicola, Manzoni, D’Annunzio, Pirandello, Verdi, Caruso, papa Giovanni XXIII: sono alcuni dei protagonisti della storia italiana le cui ultime volontà sono al centro della mostra Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani, promossa dal Consiglio Nazionale del Notariato e ospitata presso la Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, dal 10 maggio al 1° giugno 2025.



Realizzata in collaborazione con il Comitato Regionale Notarile della Calabria e il Consiglio Notarile di Reggio Calabria, la mostra offre uno sguardo originale sulla storia d’Italia, intrecciando storia, letteratura, politica, teatro, imprenditoria e religione attraverso gli atti più personali: i testamenti.

Da Margherita Hack a Totò

Tra le novità di questa edizione, per la prima volta saranno esposti i testamenti di Margherita Hack e il testamento massonico di Totò, documenti che arricchiscono una raccolta già esposta in numerose città italiane e anche a Berlino. Nata a Roma in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la mostra ha toccato negli anni città come Genova, Milano, Palermo, Torino, Firenze, Bologna, Mantova, Lecce, Sassari e molte altre.


PER APPROFONDIRE: «Custodire la memoria è l’antidoto all’odio»


Ogni testamento non racconta solo la situazione familiare ed economica, ma soprattutto scelte morali, propensioni personali e carattere del suo autore. Ne emerge un ritratto umano e profondo dei protagonisti della nostra storia.

I grandi calabresi e l’eredità alla propria terra

La tappa reggina si arricchisce anche dei testamenti di Grandi Calabresi, come Giuseppe De Nava, che lasciò alla città una biblioteca a nome del fratello Pietro, o lo scultore Francesco Jerace, che parlò dell’arte come “sacro furore” e destinò le sue risorse alla formazione e all’assistenza.

Domenico Tripepi, avvocato e politico, affidò il suo patrimonio all’Ospedale di Melito Porto Salvo, con clausole cariche di riconoscenza per la moglie e attenzione alla beneficenza. Infine, l’artista Mimmo Rotella, tra i pionieri del decollage, che nel testamento fonda la Fondazione Mimmo Rotella e impone la destinazione museale delle sue opere.

Legalità e memoria: i notai incontrano gli studenti

La mostra è anche occasione per un progetto formativo rivolto ai giovani: Notai a scuola per la legalità, rivolto agli studenti delle scuole superiori di tutta la Calabria. A cura dei notai del distretto, il progetto mira a sensibilizzare i ragazzi alla cultura della legalità e alla funzione del notaio come figura di prevenzione contro l’illegalità.



Saranno organizzati tre incontri dedicati agli studenti presso la Sala consiliare di Palazzo San Giorgio, nelle date di sabato 10, 17 e 31 maggio. L’inaugurazione della mostra è prevista per venerdì 9 maggio alle 17, presso Palazzo San Giorgio. Gli archivi notarili e di Stato, sparsi su tutto il territorio nazionale, sono i custodi della memoria collettiva e delle identità locali. Attraverso i testamenti emerge la vitalità di documenti che, pur conservati nei silenzi degli archivi, rivelano storie, emozioni e valori, offrendo un’occasione unica di riflessione sulla storia d’Italia e sulla sua ricchezza umana e culturale.

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