Avvenire di Calabria

Tutela minori: incontro ad Acireale. Don Di Noto, “aiutarli a non naufragare nella rete”. Il vescovo Raspanti, “impegno che richiede il contributo di tutti”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Nei locali dell’Archivio Storico diocesano ad Acireale ha avuto inizio giovedì 7 novembre “Liberi di pensare, open space della conoscenza”, spazio culturale voluto dal vescovo Antonino Raspanti con l’obiettivo di creare un luogo in cui poter raccontare esperienze su cui riflettere e confrontarsi. Lo riferisce un comunicato appena diffuso dalla diocesi. Primo ospite don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter, associazione che da 35 anni scende in campo in difesa dei minori contro pedofilia e abusi. Tema  dell’incontro “Cyberdevianza e crimini digitali: prospettive e sfide per il futuro”. Un tema “sentito e urgente”, ha detto don Arturo Grasso, direttore Ufficio comunicazioni sociali della diocesi e della Conferenza episcopale siciliana, che ha introdotto il dialogo con don Di Noto.
Il fondatore di Meter ha spiegato il fenomeno degli abusi sui minori, definendo i bambini di oggi spesso come “orfani di genitori vivi”, pur senza mai giudicare, e ha messo a fuoco ciò che polarizza la criminalità sui minori: un’attenzione latente degli adulti di riferimento, ma anche una carenza di comprensione dell’universo social che si pone a barriera dell’uso consapevole degli strumenti comunicativi oggi a disposizione di tutti. “I minori che hanno subito ingiustizie – ha spiegato don Di Noto – , non solo hanno avuto rubati i sogni, ma hanno vissuto situazioni che li hanno portati in alcuni casi anche al suicidio, come raccontano gli ultimi fatti di cronaca. Questo significa che bisogna impegnarsi costantemente senza indietreggiare. Aiutiamo i minori affinché non naufraghino nel mondo digitale e parlare in queste occasioni, così col cuore aperto, favorisce la possibilità di costruire mondi nuovi e belli”. Francesco Guarnieri, referente Servizio diocesano tutela minori e persone vulnerabili, ha sottolineato che il prossimo 18 novembre si celebrerà la IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. Per il vescovo Raspanti “l”impegno verso un mondo digitale più sicuro e giusto per i nostri giovani richiede il contributo di tutti. Proseguire insieme su questa strada, ciascuno nel proprio ruolo, è l’unica risposta concreta alle sfide che il futuro ci pone davanti”.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: