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“A tre anni dall’inizio della devastante guerra in Ucraina, milioni di persone comuni ucraine – un terzo della popolazione attuale – hanno un disperato bisogno di aiuti umanitari. La loro condizione dovrebbe essere in primo piano nella mente di tutti, anche se gli eventi politici prendono il centro della scena”. Lo dichiara l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, in occasione del terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. “Circa 10,6 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case, cercando sicurezza all’interno del Paese o all’estero. La maggior parte è fuggita durante le terrificanti fasi iniziali dell’invasione russa, ma i massicci ed incessanti attacchi aerei continuano a uccidere, ferire e costringere persone alla fuga ogni giorno. Solo negli ultimi sei mesi, più di 200.000 persone sono state evacuate dalle zone del fronte nell’est e nel nord del Paese”, prosegue Grandi, sottolineando che “gli attacchi incessanti alle infrastrutture civili critiche, compresi gli impianti energetici, hanno lasciato molte persone senza calore ed elettricità. Più di 2 milioni di case in tutto il Paese – il 10% del patrimonio abitativo – sono state danneggiate o distrutte”. “Per gli ucraini, il richiamo della casa è forte”, evidenzia l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, osservando che “tuttavia, mentre il 60% dei rifugiati spera di tornare, l’insicurezza, la carenza di alloggi e le limitate opportunità di lavoro impediscono per ora alla maggior parte di loro di farlo. Quando le condizioni miglioreranno e i rientri volontari diventeranno più fattibili, gli alloggi di emergenza e gli aiuti umanitari svolgeranno un ruolo cruciale nel processo di ricostruzione”.
Fin dai primi giorni di guerra, l’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati, ha sostenuto la risposta umanitaria e gli sforzi di recupero in Ucraina e nei Paesi che ospitano generosamente quasi 7 milioni di rifugiati. “Passato questo triste e sanguinoso traguardo, l’Unhcr – assicura Grandi – rimarrà sul campo in Ucraina, contribuendo alla ripresa del Paese e pronto a sostenere le persone che desiderano tornare quando i cieli saranno liberi da missili e droni”. “Tuttavia, l’entità delle distruzioni e l’enorme numero di persone in fuga rendono la ripresa un compito arduo che non si realizzerà da un giorno all’altro. L’aiuto deve andare alle persone che si trovano nelle case danneggiate dalla guerra e a coloro che hanno perso completamente la propria abitazione”, ammonisce l’Alto Commissario, aggiungendo che “dopo tre anni di ostilità e bombardamenti, le persone hanno perso il lavoro, le scuole, le comunità e i propri cari. Avranno bisogno di tutto il nostro sostegno”. “L’uccisione di civili, gli attacchi incessanti e la distruzione di case e infrastrutture civili devono cessare”, l’appello di Grandi: “Il processo di recupero e ricostruzione deve continuare”.
Fonte: Agensir